Nella notte del 15 di Novembre, a Venezia, l’acqua alta ha superato il metro e ottantasette centimetri procurando enormi danni anche al Conservatorio “Benedetto Marcello”, nel quale rischiano di andare perdute per sempre opere musicali eccellenti. Da qui l’idea del Movimento cattolico NOI, di sostenere una campagna di digitalizzazione di beni culturali a rischio.
IL MOVIMENTO NOI: DIGITALIZZARE I BENI A RISCHIO
A discutere in queste ore della proposta sono i Delegati del Dipartimento Arte Sacra e Beni Culturali del Movimento NOI che già nel 2017 hanno proposto alla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” con la quale condivide alcuni dirigenti, la digitalizzazione dei Beni Culturali della Città Storica di Cosenza (vedi www.cosenzacristiana.it). Scopo del progetto che portò anche la fortunata attribuzione alla Città Storica di 90 milioni di Euro da parte del Ministero per la sua riqualificazione urbana, è stato quello duplice di valorizzarli e, contestualmente, tutelarli da calamità naturali realizzando una memoria digitale in altissima risoluzione.
FABIO GALLO: PRONTI AD INTERVENIRE
“Prenderemo contatti con il Conservatorio “Benedetto Marcello” ma anche con la Sede Metropolitana del Patriarcato di Venezia – ha comunicato il responsabile dell’Area Progetti della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” Fabio Gallo, per dare la nostra disponibilità gratuita come abbiamo fatto con il progetto COSENZA CRISTIANA e molti altri. Faremo la stessa cosa con le Istituzioni di Matera, qualora dovessero averne necessità. Se le opere potranno essere già digitalizzate, procederemo con immediatezza. A Venezia parliamo di opere settecentesche di Vivaldi, prime edizioni di Beethoven dell’Ottocento, composizioni di Benedetto Marcello, “Gli Oriazi e i Curiazi” e “Il matrimonio segreto” di Domenico Cimarosa che risultano essere tra le vittime più illustri dell’acqua alta a Venezia”.
NOTE: La Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” ha digitalizzato il fondo librario di Musica Sacra più celebre al Mondo. Si tratta dell’Archivio Vaticano della Sacrosanta Arcibasilica San Giovanni in Laterano, sede del Romano Pontefice, custodito dal Capitolo Lateranense, dando vita alla prima “Digital Library” on line. Si tratta dell’Archivio che contiene, tra gli altri, i codici manoscritti Rari 56 e 59 di Giovanni Pierluigi da Palestrina, la cui digitalizzazione fu protagonista dell’inaugurazione dell’Auditorium della Musica di Roma.
Oggi, la “Paolo di Tarso” che dal 2003 ad oggi ha realizzato oltre un milione di opere fotografiche digitali dedicate ai Beni Culturali Italiani, ha fondato il DIGITAL CULTURAL HERITAGE MUSEUM “ItaliaExcelsa“. Si tratta del primo Museo Digitale in chiave esclusivamente visuale posto in rete per valorizzare i Beni Culturali italiani e donare di essi un approccio gratuito e di eccezionale livello al mondo della rete, per il diritto allo studio e alla conoscenza.