L’indagine della DDA di Roma a carico di Corrado Clini e Martina Hauser, ha coinvolto anche il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto. Lo scandalo, inevitabilmente giunto in Calabria, ha suscitato molto clamore, in maniera particolare a Cosenza, Città nella quale l’Architetto Occhiuto indossa da oltre sette anni la fascia tricolore del primo Cittadino. La notizia è giunta in Città come una cannonata. Il Sindaco accusa e grida al complotto, ma il giornalista Fabio Buonofiglio che ha lanciato la notizia, fa notare che il suo giornale non è solito parlare né di Cosenza, tanto meno del suo Sindaco il quale, per minimizzare, replica affermando che si tratta di una notizia vecchia, risalente all’estate 2018. La questione è seria, anche a giudicare dalla ricostruzione del grande business che il programma Report fece e dalla quale parte l’inchiesta. L’avvocato Carratelli, intanto, legale del Sindaco di Cosenza, annuncia che il suo cliente Mario Occhiuto ha chiesto alla DDA della Capitale di ascoltato. Fermo rimanendo la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, i cittadini di Cosenza si dicono disorientati. A spiegare il perché è il Movimento cattolico NOI sul suo magazine on line www.noimagazine.it, dal quale attingiamo.
MARIO OCCHIUTO INDAGATO DALLA DDA DI ROMA
“La gravità dello scandalo che vede indagato il Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto dalla DDA di Roma per associazione a delinquere transnazionale, nell’ambito dell’indagine che coinvolge l’ex Ministro all’Ambiente Corrado Clini e la compagna Martina Hauser – per il Movimento cattolico NOI – non risiede nell’avere ricevuto un avviso di garanzia, ma nell’averlo nascosto per mesi ai suoi concittadini. Agli stessi ai quali ha chiesto fiducia, che lo hanno votato ed eletto Sindaco. Da questa vicenda emergono aspetti assai inquietanti. Il Movimento NOI, però, non intende entrare nei fatti di Giustizia ma fare una riflessione sul piano etico. Crediamo, infatti, che un Amministratore pubblico deve ai propri concittadini lealtà, trasparenza e rispetto. Il Sindaco della Città, deve dimostrare di essere in tutto e per tutto, un modello esemplare da seguire, facendo propri i criteri di legalità e di buona gestione della cosa pubblica.
A COSENZA SI RIVELA UNA CLASSE POLITICA INVOLUTIVA E LONTANA DAI CITTADINI
Se è vero come è vero, come da lui stesso dichiarato, che è stata notificata la chiusura delle indagini non più tardi di questa estate attraverso la notifica di un avviso di garanzia, Il Sindaco Mario Occhiuto avrebbe dovuto renderlo noto ai suoi concittadini. Il non avere optato per questa scelta di trasparenza e onestà politica, è cosa inconcepibile, pericolosa e non accettabile, neanche da garantisti convinti come gli iscritti al Movimento NOI.
MARIO OCCHIUTO E’ SOLO VITTIMA DI SE STESSO E DELLA SUE SCELTE NON PIU’ CONDIVISE DA CHI LO HA ELETTO
Ci colpisce, inoltre, da parte del Sindaco di Cosenza, il dovere creare sempre l’idea di essere vittima innocente e immacolata di complotti di nemici che, dietro l’angolo pilotano e caldeggiano azioni giudiziarie, giungendo a lamentare “i tempi” dell’uscita della notizia, che tenterebbe di arrestare la sua carriera politica. Il Sindaco di Cosenza – continua il Movimento NOI – è solo vittima di se stesso e della sua scelte politiche. Oggi, è lecito chiedersi di quanti altri provvedimenti del genere è stato oggetto di notifica negli anni del suo governo. Avvertiamo nell’aria smarrimento tra la gente per notizie che arrivano da più parti e che descrivono l’amministrazione della cosa pubblica in generale, come luogo di corruzione e di condotte sporche da parte di politici e funzionari che, piuttosto, dovrebbero espletare i propri compiti all’insegna dell’assoluta limpidezza.
Da laici e cattolici impegnati in politica ci duole, soprattutto a pochi giorni dalla canonizzazione di Paolo VI che intendeva la politica come “la più alta forma di carità”, apprendere tali notizie. Quella di Mario Occhiuto, partita bene, è oggi una brutta pagina di amministrazione. La gestione dell’Ex Hotel Jolly su cui gravano pesanti esposti, la Metro, l’Ospedale, le incompiute, le discariche, la cementificazione massiva, l’inquinamento da caos autoveicolare, sono solo la punta dell’iceberg”.
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