Roma, 15 mar. (askanews) – Comunque vada la partita del governo, il Movimento 5 stelle vuole portare a casa l’abolizione dei vitalizi dei parlamentari. E la vuole subito, immediatamente.
Come primo atto della nuova Camera. Per ottenerla, infatti, secondo i pentastellati, non è necessaria una legge ma sarebbe sufficiente una delibera dell’ufficio di presidenza, organo che si costituisce nella seconda seduta della nuova legislatura dopo l’elezione dei presidenti. Senza attendere dunque né la formazione del governo, né la successiva costituzione delle commissioni. Con una tempistica serrata e un presidente della Camera M5s anche prima di Pasqua, o poco dopo. Nel 2013, all’inizio della nuova legislatura, la prima riunione dell’ufficio di presidenza fu convocata a un mese dalle elezioni, una settimana dopo l’elezione di Laura Boldrini, più di un mese prima della nascita del governo Letta.
Secondo il piano M5s la terza carica dello Stato pentastellata convocherebbe in tempi brevissimi, anche prima di Pasqua, l’ufficio di presidenza appena costituito con all’ordine del giorno una delibera che, viene spiegato, sostanzialmente riprende i contenuti della legge Richetti, approvata a Montecitorio nella legislatura appena chiusa ma poi affossata al Senato.