La redazione/
Vittorio Sgarbi si sarebbe dovuto occupare del Centro Storico di Cosenza. Questa, la promessa alla Città da parte del candidato Sindaco Mario Occhiuto, che nelle scorse amministrative veniva rieletto proprio per questa e altre promesse, molte delle quali, al momento, non sono state mantenute. Ma Vittorio Sgarbi al quale i cosentini avevano dato la loro fiducia votando l’Architetto Occhiuto, dopo qualche settimana dal successo, abbandona la Città, e in una intervista dichiarò che non era andato a Cosenza per scrivere poesie, lasciando intendere che non era stato messo nella condizione di assolvere al suo mandato.
VITTORIO SGARBI TORNA A COSENZA DOPO AVERE ABBANDONATO L’ASSESSORATO AL CENTRO STORICO
Oggi Vittorio Sgarbi ritorna a Cosenza per la campagna elettorale di Forza Italia e a rivolgere una domanda a Vittorio Sgarbi è Fabio Gallo, portavoce nazionale del Movimento Cattolico NOI, il cui consenso in Città sta crescendo giorno per giorno, anche grazie a progetti che piacciono alla Città. Tra essi, il progetto di rigenerazione territoriale COSENZA CRISTIANA, grazie al quale, senza fondi pubblici e neanche sponsor privati, ma solo applicando capacità professionali ed esperienziali autoctone, ha dato vita al primo Museo Digitale in Italia, dedicato al grande patrimonio culturale della Città Storica di Cosenza, trascurata, appunto, dall’Amministrazione Occhiuto.
FABIO GALLO DEL MOVIMENTO CATTOLICO NOI A VITTORIO SGARBI
“Stimatissimo Vittorio, ti ho conosciuto insieme alla nostra comune amica Viviana Normando. Ero direttore dell’Ufficio Cultura della Basilica dello Stato di Roma. Ti abbiamo considerato un eroe moderno, con quel tuo pizzico di follia che ti poneva sopra ogni cosa. Mi ricordo le scenate ad Urbani, la tua difesa al progetto Ildefonso Rea, all’ambiente a tutti i costi, le tue iniziative che sapevano aprire come poche i riflettori sui beni Culturali. Ti ritengo unico nella tua mission. La mia stima nei tuoi confronti non è mutata. Sono stato tra i primi a credere che la sua opera come assessore al Centro Storico sarebbe stata un’occasione unica per il rilancio e la crescita culturale della Città, fuori dal provincialismo che l’attanaglia e la fa tendere verso il basso. Con la tua presenza abbiamo sperato che una nuova aurora sorgesse nella Città Storica di Cosenza, abbandonata dalla politica e divenuta luogo di miseria, abbandono, degrado, nonostante il suo meraviglioso essere la nostra grande Storia. Ma così non è stato. Sappiamo che le ragioni di un ritorno, oggi, possono essere solo dettate dai tempi e dai modi di una strana campagna elettorale che accetta tutto e tutti all’insegna del “vogliamoci bene”, perché l’unico obiettivo è quello di racimolare qualche voto in più.
LA DOMANDA: PERCHE’ SEI ANDATO VIA DA COSENZA?
Sappi, Vittorio, che l’Amministrazione che stai per incontrare e anche l’opposizione, non hanno mosso un solo dito per il centro storico e che il Movimento cattolico NOI è nato perché crediamo come te che la fortuna dell’Italia è tutta nella sua grande storia, nelle sue meravigliose città storiche, nell’incredibile bellezza della sua Civiltà Cristiana. Sei tu che hai detto che “la grande civiltà artistica italiana è, in quanto è, civiltà cristiana, Luce e Vita”. Se è vero come crediamo che lo sia, caro Vittorio, rispondi con onestà: perché sei andato via abbandonando la delega al Centro Storico e cosa credi che i Cittadini di Cosenza possano sperare, rivedendoti in Città? Non sei stato messo in condizione di operare? Lo dirai per aiutare la Città? Crediamo che tu debba tornare al tuo posto e che sia dovere del Sindaco Occhiuto chiedertelo”.