Assenti al voto il 40% dei nove milioni di Italiani chiamati a votare per il rinnovo dei Consigli Comunali. Risultato a dir poco allarmante, assai più che sconfortante. Svuotate le fila del movimento che si era proposto come sovversivo rispetto al sistema, gli elettori rimangono a casa. L’unica idea sovversiva rispetto alla democrazia partecipativa sembra oramai essere quella “Europa” verso la quale il Governo Monti propose o l’engagement oppure l’enforcement.
L’Europa degli Stati Identitari sembra scolorire verso una “Unione delle Repubbliche Socialiste d’Europa” nella quale tutto appare pianificato a monte e nulla più nella disponibilità dei cittadini. Pianificata la moneta unica, pianificato gli accordi di Schengen, pianificata l’immigrazione, pianificato il prelievo fiscale diversificato direttamente proporzionale al volume del debito pubblico, questo sì rimane “Tricolore”, il debito pubblico.
E l’elettore rimane a casa, impotente di sovvertire un sistema pianificato come fu per l’ex Unione Sovietica e l’attuale Cina dal capitalismo senza freni. Il Presidente degli Stati Uniti d’America cerca di tirarsi fuori dal coro tradendo gli accordi di Parigi, mentre l’Inghilterra prepara il soft exit dal cartello d’Europa. Nel mercato unico, che riconosce il valore reputazionale di qualsivoglia bene o servizio con il sistema delle stelline oppure con un questionario di customer satisfaction avrà ancora un senso urlare ad alta voce la mia casacca è il Tricolore Italiano ?
Il regime del mercato unico globale ha le sue leggi, che non sono democraticamente decise ma automatiche e globalmente vere: le leggi di mercato e i comportamenti che inducono i consumatori a comprare o vendere questa o quella merce, quel bene o quel servizio. Chi è allora il 60% di cittadini che torna a votare ?
Poveri illusi oppure compromessi e corrotti che continuano a sperare di tornare a sedere nella tavola condivisa dei favori del corporativismo di provincia ? In dialetto siciliano si dice “chiddi da cucchiara” cioè le cordate che portano in cima e lasciano a valle gli altri. Scriveva Giorgio Gaber: libertà non è starsene su un albero, libertà è partecipazione.
L’Unione delle Repubbliche Socialiste d’Europa avrà ancora da incassare benefici dalla partecipazione al voto dei suoi 550.000.000 di cittadini oppure ha lasciato fare alle assai più remunerative leggi di mercato ? Non c’è né lobbismo né complottismo, non se ne scorge nemmeno l’ombra, perché in questa pagina di storia contemporanea il fattore umano è messo a tacere dalla apparente democrazia del dire ciò che vuoi, del pensare ciò che credi, ma del fare secondo le griglie strette della legge di domanda offerta.
Le piattaforme del web, secondo la Legge di Say, o legge degli sbocchi, sanno, per ciascuno di noi, la domanda alla quale fare corrispondere l’offerta, ma per il quaranta per cento degli Italiani assenti al voto è il silenzio che assorda chi rileva uno zero che, per moltiplicatore booleano, azzera ogni previsione possibile rispetto agli addendi, o candidature, proposte.