“Per noi la legge elettorale deve avere due requisiti: garantire la corrispondenza fra la volontà degli elettori e i rapporti di forza parlamentari che ne derivano, e assicurare il rapporto fra elettori ed eletti con metodi corretti, quindi non con le preferenze, ma con collegi o liste corte. Il Partito Democratico su questa materia ha cambiato idea e linea molte volte. Ha proposto modelli diversi, ha tentato forzature ed accelerazioni. Ora sembra che prevalga la disponibilità ad un ragionamento insieme, su un sistema come quello tedesco che assolve ad entrambe le condizioni che abbiamo posto, e che per di più prevede una soglia di sbarramento abbastanza alta da evitare la dispersione di voti. Se sarà così, e lo capiremo nelle prossime ore, possiamo lavorare insieme per una legge elettorale condivisa”.
Lo ha detto il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando alla riunione dei coordinatori regionali di Forza Italia. Berlusconi ha dato la sua benedizione all’accordo, escludendo che questo possa portare poi a intese con il Pd sia elettorali prima delle elezioni anticipate che di governo al loro indomani. Invocando la partecipazione di Lega e Fdi all’accordo in nome di “un centrodestra che vuole presentarsi unito”.
“Sono giorni probabilmente decisivi – ha evidenziato Berlusconi- per capire con che legge elettorale si andrà a votare, e quando questo potrà accadere. Naturalmente sono temi che non appassionano gli elettori, e dei quali è del tutto inutile parlare nelle pubbliche manifestazioni, ma sono gli strumenti attraverso i quali si costruisce il futuro parlamento e quindi il futuro del paese. Personalmente non appassionano neppure me, ma ne capisco l’importanza e quindi ho sentito il dovere e la responsabilità di occuparmene in prima persona, assumendo direttamente le decisioni necessarie. Questo con l’aiuto di una commissione, alla quale partecipano i due Capigruppo di Camera e Senato, e alcuni nostri dirigenti esperti della materia, che ha formalizzato una proposta coerente con quello che abbiamo sempre detto. A differenza di tutte le altre forze politiche noi non abbiamo mai cambiato idea. Il nostro obbiettivo, ve lo ricordo, è consentire agli italiani di votare il più presto possibile”.
“Personalmente – ha proseguito il leader Fi- avrei tutto l’interesse a tentare di far rinviare la data delle elezioni, perché sto aspettando che la corte di Strasburgo faccia finalmente giustizia dell’assurda condanna che mi impedisce di candidarmi. Ma non è nel nostro stile anteporre queste considerazioni all’interesse generale del paese. E poi io sarò in campo, comunque, a guidare Forza Italia. Ma votare al più presto possibile si può fare solo con una legge elettorale applicabile e condivisa. Senza di noi al Senato non ci sono i numeri per approvare nessuna legge, a meno di un accordo impossibile con i Cinque Stelle”.
“Dunque – ha sottolineato Berlusconi- spero che prevarrà il buon senso e il senso delle istituzioni. Noi come sempre in questi casi siamo disponibili. Una cosa però deve essere chiarissima: un accordo sulla legge elettorale, se si farà, non è un accordo politico con il Pd. Non è neppure un nuovo Patto del Nazareno, ricordando d’altronde che neppure quello vecchio era un accordo politico: era solo un metodo per fare le riforme insieme. E’ fallito e non certo per colpa nostra. Qui nessuno lo ripropone, si tratta solo di un accordo tecnico su una modalità di voto. Che – per essere ancora più espliciti – non prelude ad alcun accordo politico nella prossima legislatura”.
Fonte: askanews