A cura di Fabio Gallo / direttore editoriale/
E’ successo proprio a me mentre effettuavo alcune ricerche che coinvolgono anche il colosso YOU TUBE. Le ricerche inerenti i danni delle esplosioni nucleari, mi hanno portato su alcuni documentari utili a recepire le info necessarie, quando mi rendo conto che sul monitor appare un banner pubblicitario in una chiave temporale che appariva subliminale, che mi lascia intravedere il logo del “Sì” che sta promuovendo la Campagna che vede all’opera il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi e i suoi collaboratori. Mi rendo conto che avevo visto bene solo l’ultimo secondo di pubblicità. Qualche domanda sorge spontanea prima di analizzare tutto il resto: ma quanto stanno spendendo Matteo Renzi e questa parte del PD che a tutti i costi vuole cambiare la Costituzione? E se stanno spendendo milioni e milioni, quanto ci guadagneranno? E se hanno anche il coraggio di dire ai poveri italia “se voti si ti potrai curare meglio”, di cosa vogliamo parlare? You Tube non può far finta di non sapere cosa sta veicolando. A tutto c’è un limite, soprattutto se la pubblicità non riguarda una marca di biancheria intima ma un Referendum attraverso il quale si chiede di riformare la Costituzione di uno Stato. Date un’occhiata al video che abbiamo registrato e capirete. You Tube sta inviando a manetta banner a tutti i livelli e in modo speciale nel mondo dei Giovani. Ecco, infatti, apparire i banner nei contributi video di “Amici” di Maria De Filippi. Pubblicità squallida nelle motivazioni con le quali promuove il SI e ancor di più per quella che denigra il NO.
Non credendo al fatto che il colosso di Montain View che fa capo a Google (USA) potesse rendersi complice di una delle parti del Referendum che riguarda la Costituzione Italiana, mi sono messo d’impegno e dopo qualche minuto ecco riapparire il banner proposto da You Tube. Non credevo ai miei occhi perché il banner non si limita a promuovere il Sì ma denigra il No.
Non solo: il banner è un concentrato di tecniche di marketing e come insegnano alle elementari della pubblicità occulta, il NO è posto su colore scuro e deterrente. “Con il Sì investi su STRADE più SICURE – con il NO li REGALI agli ENTI INUTILI”
Poi, attendo ancora ed ecco riapparire il banner che con la redazione ci divertiamo a screenshottare. Sono un Cittadino della Repubblica Italiana e ne sono orgoglioso, nonostante tutto. E sono un esperto di gestione della conoscenza e intelligenza connettiva. Posso tranquillamente affermare che quanto sta accadendo è contrario ad ogni regola di democrazia e trovo, che una simile pubblicità ad una delle due opzioni del Referendum che riguarda la Costituzione dei Cittadini Italiani, leda ogni diritto umano alla verità e ad una corretta informazione.
La “conoscenza” è un capitale di tutti. Gestirla in modo deviato è certamente un crimine contro l’Umanità, indipendentemente dal referendum che, senza ombra di dubbio, è minacciato da una pubblicità scorretta veicolata da un colosso, l’unico che gestisce la Conoscenza mondiale in Rete, a favore del Sì.
Bombardare di pubblicità il canale YOU TUBE, inoltre, ha il preciso scopo di fare il lavaggio del cervello in prevalenza ai giovani che sono i massivi utilizzatori del canale. Vale la pena di chiarire cosa significa “gestire conoscenza” con un esempio che feci ad Assisi all’interno di una conferenza organizzata da Avvocati e Magistrati napoletani sul tema della “semplificazione del linguaggio”. Se un colosso che gestisce il più potente strumento di comunicazione di massa al mondo volesse convincere l’attuale generazione del fatto che i forni crematori sono stati una invenzione, dovrebbe solo consentire con il suo algoritmo di veicolare dubbi in merito. E così, nel giro di qualche settimana, il mondo avrebbe dubbi su quanto di più consolidato, invece, la storia può provare. ATTENZIONE, dunque! Promuovere un prodotto non prevede di parlare male di un altro. C’è qualcosa che non va!
Un crimine che richiederebbe l’intervento della più alta Magistratura Italiana. Spero che tali attività possano aiutare a riflettere gli italiani. La nostra, egregi signori, nonostante ne avete già svenduto i pezzi, non è la” repubblica delle banane”. La nostra Costituzione è stata scritta con il sangue di milioni di caduti. Abbiatene rispetto.