Quando si dice che “non ti salvano neanche i marziani!”. E’ accaduto a Zagarise, una cittadina di poco più di 1600 anime nella Provincia di Catanzaro, di ritrovare tra i rifiuti il celebre ET. Si, proprio il piccolo extraterrestre disegnato dal Maestro Rambaldi che nel 1982 ha creato questo capolavoro di fantasia, commuovendo il mondo intero con E.T. l’extra-terrestre di Steven Spielberg.
Chi sia responsabile del gesto che ha offeso la memoria del Maestro Rambaldi e, riteniamo anche i cittadini di Zagarize che hanno accolto con festa l’idea, non si sa. Ma vorremmo saperlo.
La scultura raffigurante ET era stata posta all’ingresso della cittadina di Zagarise, un’idea di Piero Muscari per la valorizzazione del territorio. Un progetto che, effettivamente, se seguito con intelligenza, avrebbe potuto attrarre tanti curiosi e appassionati di Cinema, per non parlare delle scuole che avrebbero potuto trovare, in questa iniziativa, una leva per un nuovo modello di economia turistica. Ma in Calabria muoiono tante cose, anche le speranze e oggi anche gli UFO.
A seguire il giusto lamento della famiglia Rambaldi espresso tramite Facebook:
La famiglia Rambaldi si ritiene offesa di quanto è accaduto. Zagarise era stato in fondo un luogo che aveva posto le condizioni per riparare ad un silenzio assordante delle istituzioni rispetto ala figura di mio padre e del suo affetto per questa terra avevamo sposato il progetto di Muscari che è un giornalista serio e attento alla valorizzazione della cultura e aveva posto le basi per un possibile sviluppo.
Non è accettabile che in 2 anni e mezzo l’amministrazione non abbia trovato il modo e il tempo per coinvolgerci su una possibile ricollocazione della scultura. Da cittadini oltre che a difesa della memoria di mio padre non possiamo dare fiducia a chi non ha fiducia in noi e nei nostri gesti .
La politica – afferma la signora Rambaldi – deve cambiare rotta considerare finalmente i cittadini e la cultura la vera leva per il rilancio del paese. Nulla contro la popolazione di Zagarise che ci ha accolto con affetto ma attenderemo altri interlocutori con i quali discutere di cosa fare. Intanto chiediamo la ricollocazione della scultura nel luogo dove si trovava o la restituzione della stessa.