Il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini giorno 11 aprile è intervenuto ad Atene alla cerimonia di restituzione di due reperti archeologi commercializzati illegalmente. La cerimonia è stata preceduta da un incontro bilaterale tra il ministro Franceschini e il ministro della cultura greco, Aristides Baltas. Il frammento di lastra di terracotta rubata dall’Antiquarium del Foro Romano nell’agosto del 1961, di provenienza greca e restituito dal Ministro Baltas al Ministro Franceschini nel corso della cerimonia, è stato consegnato via posta all’Ambasciata Greca di Berlino nel dicembre 2014 dalla vedova di un cittadino tedesco che aveva effettuato viaggi in Italia e Europa raccogliendo e acquistando oggetti di interesse archeologico.
Nel corso del cordiale colloquio, Franceschini ha sottolineato “quanto le solide e antiche relazioni culturali tra i due Paesi abbiano sempre contribuito a mantenere aperto un proficuo canale di dialogo anche nelle più difficili congiunture”. “La cerimonia di oggi – ha dichiarato il Ministro Franceschini – testimonia dell’eccellente rapporto tra Italia e Grecia, consolidato in ambito culturale dalla presenza della Scuola Archeologica Italiana di Atene e dalle numerose missioni archeologiche italiane che contribuiscono ogni anno alle indagini e alle ricerche di età protostorica, classica e bizantina. Nel solo 2015 sono state infatti ben 11 le indagini di scavo condotte da università italiane in diverse regioni greche. Inoltre – ha aggiunto il Ministro Franceschini – si tratta di un gesto simbolico e di grande importanza che testimonia la forte e antica collaborazione tra i due Paesi nel contrasto al traffico illecito di beni culturali. Un’azione che portiamo avanti in modo congiunto grazie alla stretta collaborazione del Comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale e le forze di polizia greche e che intendiamo rafforzare per contrastare alla radice un’importante fonte di finanziamento del terrorismo internazionale”.
“Italia e Grecia dunque sono da sempre storicamente a fianco nella tutela e promozione del proprio patrimonio culturale, un rapporto eccellente, consolidato in ambito culturale dalla presenza della Scuola Archeologica Italiana di Atene e dalle numerose missioni archeologiche italiane che contribuiscono ogni anno alle indagini e alle ricerche di età protostorica, classica e bizantina. Una collaborazione – ha sottolineato Franceschini – che dovrà essere estesa anche alle arti contemporanee”.
“La riforma italiana – ha detto il ministro Baltas – è molto interessante, un modello da studiare anche per la valorizzazione del sistema Museale greco”.
Al termine del bilaterale, Franceschini ha incontrato i direttori dei principali musei di Atene a cui ha illustrato nel dettaglio i contenuti della riforma del Mibact. Erano presenti il Direttore del Museo dell’Acropoli e i Direttori della Galleria Nazionale, del Museo Bizantino e del Museo Archeologico che hanno scambiato con la delegazione italiana opinioni ed esperienze in termini di gestione, funzionamento, finanziamento e programmazione delle attività.
La visita di Franceschini in Grecia si è conclusa alla Scuola archeologica di Atene dove il ministro ha partecipato all’incontro di studi “Dalla Grecia all’Italia: i percorsi dell’archeologia nel quadro del Mediterraneo antico. Il ruolo della Scuola Archeologica Italiana” per celebrare i 40 anni di vita della Scuola. “La scuola di Atene – ha concluso Franceschini – è una grande eccellenza italiana di cui dobbiamo essere fieri a livello internazionale”.