La polizia sta eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei confronti di 10 persone (4 italiani, 5 albanesi e un canadese), accusate a vario titolo di associazione con finalità di terrorismo. Secondo quanto riferito dalla questura meneghina, le indagini condotte dalla sezione antiterrorismo della Digos di Milano hanno permesso di accertare che gli indagati fanno parte di due nuclei familiari, di cui uno formato da cittadini italiani convertiti da qualche anno all’Islam e determinati a partire per la Siria, l’altro composto da cittadini di nazionalità albanese residenti nella provincia grossetana. Il collante tra le due famiglie è rappresentato da una giovane coppia che si unisce in matrimonio lo scorso settembre, per poi partire alla volta della Siria. L’operazione è stata denominata “Martese” e arresti e perquisizioni sono stati compiuti nelle provincie di Milano, Bergamo, Grosseto e in una cittadina dell’Albania. Nel corso di un’altra operazione, dalle prime ore di questa mattina, i Carabinieri del Ros stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di 2 cittadini maghrebini indagati per associazione con finalità di terrorismo internazionale aggravata dalla transanzionalita del reato. Un terzo indagato e già detenuto per reati di terrorismo in Marocco. Al centro delle investigazioni, una cellula di matrice qaedista dedita al proselitismo, indottrinamento e addestramento mediante un sito internet creato e gestito dagli stessi indagati. La cellula si proponeva, secondo quanto accertato dagli inquirenti, anche la pianificazione ed esecuzione di atti terroristici in Italia e in Nord Africa. Durante le indagini, la collaborazione con le autorità marocchine ha consentito di sventare, nel 2012, un attentato terroristico al Mawazine festival di Rabat. Asca