a cura dell’Avv. Giovanni Borrelli/
La ferocia assassina posta in atto, il 13 novembre scorso, da esaltati prezzolati giovani blasfemi, contro altri giovani coetanei, alcuni anche islamici, in modo oltretutto proditorio, assume ancor piu’ connotazione barbara e disumana, allorché la si raffronti al gesto compiuto da una mamma, presente al concerto, che ha fatto scudo dalle raffiche sparate col suo corpo per salvare il figlio di solo cinque anni che aveva accanto. Questo grande eroico gesto d’amore, passato anche inosservato, riscatta l’uomo dalla brutale disumana azione compiuta, condannando, senza appello, questi giovani che hanno sacrificato a loro volta le vite, solo nell’interesse di cinici satanici operatori, che pur di salvaguardare il loro potere non hanno esitato ad avvalersi della loro ignoranza asservendoli anche con falsi miti religiosi, giovani che invece se avessero compreso i veri diritti di libertà occidentali avrebbero potuto battersi per farli emergere anche nei loro paesi di origine, nell’interesse di tutti. Che DIO li perdoni.