Redazione de ILPARLAMENTARE.IT/
Il Presidente del Coordinamento Antimafia “Riferimenti” Adriana Musella ha rilasciato un nuovo comunicato in merito alla vicenda scaturita nella Cittadina di Santo Stefano d’Aspromonte ove ignoti hanno distrutto la targa commemorativa dei Giudici Falcone, Borsellino, Scopelliti:
“Bellissima, la dimostrazione data nella cittadina aspromontana – ha dichiarato Adriana Musella – in risposta al vile atto ai danni della stele che ricorda i magistrati antimafia. Così come anche quella degli artigiani che subito si sono adoperati per riparare il marmo andato in frantumi. Non possiamo che esserne felici. Abbiamo condannato l’episodio senza mezzi termini così come lo abbiamo fatto per Bagnara quando fu distrutta la targa commemorativa in ricordo di mio padre.
Non ho mai pensato di infangare il nome del Paese attribuendogli l’aggettivo qualificativo “mafiosi” né tanto meno mi sono espressa in questi termini. Chi vuole creare confusione potrebbe incorrere in ulteriori provvedimenti giudiziari, in quanto la calunnia non è ammessa, d’altra parte esistono, per fortuna, registrazioni agli atti. Dovunque esiste il bene e il male, altrimenti non esisterebbero inferno e paradiso. L’importante è prendere le distanze da alcune azioni. Lo strano clima cui mi riferisco è quello che regna in un certo ambito politico e sociale, e certo non credo faccia bene agli animi. Presiedo un Coordinamento Antimafia cui arrivano segnalazioni che è nostro dovere inoltrare a chi di competenza. Questo è accaduto per le recenti elezioni sia comunali che regionali… e non riguarda, purtroppo, un solo caso. Ma, certamente, non significa mettere sotto accusa i paesi interessati o la brava gente che vi abita.
Per tutto il resto e per dichiarazioni poco opportune ho dato mandato ai miei legali e la Giustizia farà il proprio corso. La RAI mi ha dato la possibilità di replicare alle parole del sindaco… e… una cosa e’ certa: non sono in confusione ma lucidissima… e, per quello che rappresento in questa regione e non solo, per la mia storia e quanto ho dato, esigo rispetto”.