Milano, 24 ago. (askanews) – Un centinaio di richiedenti asilo africani ospiti presso il centro della Croce Rossa di Bresso, alle porte di Milano, ha inscenato stamattina per circa due ore una protesta lungo viale Fulvio Testi, tra Sesto San Giovanni e il capoluogo lombardo, bloccando il (modesto) traffico in entrambe le carreggiate. Il deciso intervento delle forze dell’ordine in assetto antisommossa li ha convinti (anche ricorrendo a qualche manganellata) a desistere e a rientrare nella struttura.
Secondo quanto è possibile apprendere, la “manifestazione” sarebbe stata inscenata per protestare contro le condizioni di vita nelle tende del “campo” dove la fitta pioggia di questi due giorni ha parzialmente allagato le tende dove sono vivono, e le lunghe procedure per l’ottenimento del permesso di soggiorno per motivi umanitari. I migranti attualmente accolti dalla Croce Rossa nel centro del Milanese sono circa 400, per lo più gambiani, ghanesi, maliani e senegalesi.
“Da quanto mi risulta la protesta non ci riguarda direttamente perché diretta al richiesta di ottenere i propri documenti” ha spiegato ad Askanews il presidente del Comitato lombardo della Cri, Maurizio Gussoni, che sottolinea “posso capire che stare per lungo tempo in una tenda non sia facile per nessuno. Noi tentiamo di svolgere il nostro compito il meglio possibile e devo dire che fino ad ora gli ospiti si sono comportati sempre bene. Al di là dei malumori per il ‘menù’ che offriamo – ha concluso Gussoni – credo che il problema vero sia il tempo di permanenza nelle tende, problema che sussisterebbe per chiunque di noi”.
Immancabili e immediati i commenti dei politici di centrodestra, come Matteo Salvini, leader della Lega Nord, che su Facebook ha scritto: “Vogliono i documenti? Col cacchio! Sono ospiti, a spese nostre, e rompono pure i coglioni. Io li caricherei di peso sul primo aereo, e tutti a casa loro!”. Per Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, “si consente a gente entrata molto spesso senza titolo nella nostra nazione di pascolare indisturbata, permettendosi addirittura di bloccare una delle principali arterie di accesso a Milano, città dell’Expo. Una vergogna senza fine”.
“Protestano perchè pretendono la restituzione dei loro documenti? Questa volto sono d’accordo con loro. Diamoglieli e rispediamoli immediatamente nei loro paesi”, ha detto Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio e Urbanistica di Regione Lombardia. “Se queste persone scappassero veramente da fame, guerre o persecuzioni ringrazierebbero per tutto ciò che viene loro offerto, altro che protestare per l’alloggio, per il cibo o per il wi-fi! Basta, rimandiamoli a casa propria”, è stato il commento di Roberto Calderoli della Lega nord.