Questo è il nostro percorso: 50 miliardi di euro di riduzione tasse in cinque anni. Sempre mantenendo il rispetto dei parametri di Maastricht e del 3%, per una questione di serietà con i mercati e con l’Europa”. Matteo Renzi posta anche su Facebook il suo progetto di riduzione fiscale, dimostrando di non curarsi delle tante critiche piovutegli addosso dalle opposizioni per questi annunci. E allora ribadisce: “2014: Primo atto del governo: 80 euro al mese a dieci milioni di italiani. 2015: Eliminazione della componente Costo del lavoro da Irap. 2016: Via IMU e Tasi sulla prima casa. 2017: Giù Ires 2018: Irpef e pensioni minime”. Per il premier “uno shock fiscale che rottama l’idea del PD come partito delle tasse, e che vuole restituire fiducia agli italiani e competitività all’Italia. Lo abbiamo fatto, lo stiamo facendo, lo faremo assieme a chi vuole bene all’Italia, con buona pace dei gufi e dei disfattisti”. ASCA