A cura de ILPARLAMENTARE.IT/
5 Maggio 2015 – “Il 31 Maggio si vota in tanti comuni italiani per eleggere Sindaci e consigli Comunali. Ma non a Platì in Provincia di Reggio Calabria. Nessuno ha inteso presentare liste di candidati. E’ un dato allarmante che non puo’ lasciare indifferente chi ama la libertà e la convivenza civile”. Lo ha detto oggi Giuseppe Terranova docente di lettere nella Scuola Superiore e responsabile regionale di Europa 2020.
GIUSEPPE TERRANOVA: BASTA PAROLE, SERVONO ATTI FORTI E CHIARI
E’ la conferma – continua il comunicato di Terranova – che in questa parte d’Italia le forze criminali comandano e dettano i tempi anche della tenuta democratica. E’ una sfida allo stato! Mai come adesso e’ fondamentale concentrare l’attenzione di tutti su Platì e sulla Locride, perchè da li passa il futuro di un’intera Regione e del Paese Italia. Basta parole, servono atti forti e chiari. Da cittadino e militante politico che ama la propria terra, sono pronto a candidarmi a Platì insieme alle tante persone libere e oneste della Calabria e non solo. Vincere la paura a Platì vuol dire assicurare una prospettiva di crescita civile e democratica all’Italia. C’è un’altra Calabria, immensamente più grande, bella e sana che può e deve essere protagonista. Ce la faremo – conclude Giuseppe Terranova”. Ora, la parola alle Istituzioni competenti.
GIUSEPPE TERRANOVA
Giuseppe Terranova è impegnato ai massimi livelli istituzionali in Calabria e in politica nella qualità di Dirigente del PD. Di certo la sua decisione farà discutere ed è giusto che sia così perché la Calabria possa intraprendere quel cammino da tutti auspicato ma praticato solo da chi, con coraggio, riesce ad avvertire il dovere morale di andare avanti colmando, tra l’altro, quel vuoto strategico che sta ingurgitando migliaia di giovani professionalmente preparati che stanno abbandonando una Calabria senza futuro per chi ha capacità. Un Comune senza amministrazione non può essere di riferimento per nessuno che abbia intenzione di impegnarsi onestamente.
LA CALABRIA DELLE DICOTOMIE HA UNA OPPORTUNITA’
La proposta o provocazione di Giuseppe Terranova è oggettivamente importante. Altrettanto interessante sarà osservare come il Governo Nazionale reagirà, atteso il manifesto braccio di ferro con il governo regionale della Calabria su questioni scottanti come Sanità e Porto di Gioia Tauro, solo per fare un esempio. La Calabria, tra l’altro, avrebbe tutti i numeri per porre in essere un progetto olistico di riabilitazione internazionale partendo da grandi progetti capaci di attrarre l’interesse di quei giovani culturalmente e professionalmente preparati e capaci di produrre nuove e economie. “I soldi non mancano, ce ne sono anche troppi”, ha dichiarato recentemente l’Assessore Carlo Guccione nel suo apprezzato intervento tenutosi nella Città di Cosenza con i Giovani in IDEA DAY MEZZOGIORNO, l’Evento organizzato dalla Fondazione “Paolo di Tarso”. La Calabria ha dunque anche i fondi per il suo sviluppo, se lo vorrà, in un contesto di legalità. Ciò significa che Platì potrà avere un governo e anche “modello di legalità”, ma se il Governo intenderà applicare i suoi strumenti perché ciò accada.
UNA PIAGA CHE SI ESTENDERA’ ALLA DEMOCRAZIA DELL’INTERA NAZIONE
Oggi la Calabria si trova a potere cogliere una grande opportunità puntando tutti i suoi riflettori su Platì, terra di faide e ispiratrice delle peggiori letterature di sangue, come insegna la lunga serie di libri pubblicati dall’ottimo Arcancangelo Badolati. L’infiltrazione delle cosche in tutta Italia ha dimostrato il teorema secondo il quale se non si lotta la cultura ‘ntranghetista alla sua radice, essa contamina tutto e tutti, in modo particolare in gravi momenti di crisi in cui essa è l’unica a possedere il potere economico.
ORA, LO STATO HA LA SUA GRANDE OCCASIONE
Oggi la proposta di Giuseppe Terranova urla l’impegno dello Stato, delle forze di Governo, verso la Calabria. La verità è che se il Governo vuole, tutto si ottiene. Terranova afferma con chiarezza che la mancanza di candidature a Platì “è una sfida allo Stato!“, ed è vero!
Proprio recentemente, ad Aprile 2015 a Cosenza, l’ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio alla presenza di Stefania Covello e dei massimi dirigenti del settore economico e finanziario di riferimento per i progetti verso il Sud, aveva anticipato – parlando del porto di Gioia Tauro, che la mafia doveva essere fortemente contrastata. Ecco, oggi lo Stato può mostrare tutta la sua capacità e volontà in tal senso. E in questi casi, se non vogliamo fare letteratura della qualunque, l’impegno non può essere assunto solo della Regione Calabria, ma dallo “Stato” con tutte le sue forze manifeste e non, in primissima Persona.