Si tratta di un partito “senza regole”, con dirigenti “senza legittimazione”, una linea politica “suicida” e gli elettori “in fuga”. E’ la descrizione di Forza Italia secondo Raffaele Fitto, che dunque chiede: “E si vorrebbe anche “più bavaglio per tutti?”. In un intervento sul suo blog, l’esponente forzista – da tampo molto critico con il partito – fa una disanima durissima replicando punto per punto alla dichiarazione rilasciata ieri da Silvio Berlusconi. Sulla lealtà, “rivendico di essere stato accanto a Berlusconi nelle fasi per lui più dure, quelle degli attacchi giudiziari”, ma ora “è venuto il momento di discutere in modo intellettualmente onesto della situazione che è sotto gli occhi di tutti”. E via con gli altri punti: sul rispetto delle regole richiamato da Berlusconi, Fitto replica: “Siamo in un partito senza regole, dalla testa in giù. Piaccia o no, la vecchia Forza Italia e il Pdl avevano sempre rispettato statuti e regole. Da un anno, invece, siamo in una terra di nessuno, dove nulla (a Roma o sui territori) corrisponde a quanto è scritto nello statuto”. Sul rispetto della linea politica, Fitto dice: “Siamo in un partito con dirigenti privi di qualunque legittimazione democratica. C’è ormai un cupo bunker, costruito intorno a Silvio Berlusconi, dove pochi autonominati pretendono di decidere sulla sorte delle persone, e peggio ancora sulla linea politica”. Un nome su tutti, fatto “senza asprezza e senza nulla di personale: ma davvero pensiamo che le liste possano essere fatte e disfatte dalla senatrice Rossi, o comunque dipendere da un suo finale atto di volontà? Davvero pensiamo che dirigenti possano essere esclusi in Puglia e non solo dalle elezioni regionali e domani dalle elezioni politiche solo per aver espresso un’opinione nel dibattito di partito o per aver partecipato ad un’assemblea? Dove siamo finiti? Non eravamo, o non dicevamo di essere, un partito liberale di massa?”. E invece, conclude Fitto, “siamo in un partito senza una seria e credibile linea politica. Siamo soprattutto un partito con 9 milioni di elettori in fuga”. E infine l’ultimo punto, quell’invito al silenzio fatto da Berlusconi: “E adesso qualcuno vorrebbe anche ‘più bavaglio per tutti’?” ASCA