Redazione de ILPARLAMENTARE.IT/
Italia e Svizzera hanno firmato l’accordo in materia fiscale. A siglarlo a Milano il ministro Pier Carlo Padoan e il consigliere federale Eveline Widmer-Schlumpf. Un passo decisamente importante che già miete le sue vittime che si pongono il problema etico oltre quelli di altro tipo che l’esportazione di fondi presso banche svizzere potrà sollecitare negli organi dello stato. E’ il caso, ad esempio, di Gino Paoli. «Con questa firma realizziamo un passo in avanti molto importante nelle relazioni fra i due paesi. L’accordo, che ha richiesto un lavoro lungo e difficile ma che si è concluso con pieno successo, prevede due diversi documenti, un primo giuridico sullo scambio di informazioni che ora va all’esame dei parlamenti e uno politico sulla road map da seguire per definire ulteriori questioni come il trattamento fiscale dei transfontalieri e il trattamento di Campione di Italia». È quanto ha dichiarato Pier Carlo Padoan al termine della sigla dell’accordo con la Svizzera sullo scambio di informazioni fra i due paesi. «Questa intesa si inquadra in un processo internazionale che è andato assumendo grande importanza nel corso degli ultimi anni sotto la guida dell’Ocse e del G20».
QUALI SONO IN BENEFICI PER L’ITALIA
Alla domanda di quali fossero le ricadute in termini finanziari di questo accordo tra Italia e Svizzera il Ministro Padoan ha riposto : «Questo accordo ci è costato un euro, posso dire con certezza che porterà a entrate per più di un’euro ma oltre non vado. In un’ottica di più lungo respiro — ha detto Padoan — ci saranno grandi benefici per la finanza pubblica italiana perché l’intesa pone le condizioni di una maggiore trasparenza e fiducia tra i contribuenti e l’amministrazione e rende più amichevole ed efficiente la gestione delle questioni fiscali in entrambi i paesi». Anche il premier Matteo Renzi ha commentato l’accordo su twitter : «Miliardi di euro che ritornano allo Stato»
PARADISI FISCALI ADDIO
L’accordo firmato da Italia e Svizzera «va nella direzione dell’eliminazione dei paradisi fiscali — ha precisato Padoan —. Ci sono altri paradisi fiscali ma questa intesa va nella direzione della loro eliminazione. Per loro sarà sempre meno conveniente e più difficile resistere allo scambio di informazioni e sarà meno conveniente rivolgersi a questi Paesi». Padoan ha infatti annunciato che il 26 febbraio l’Italia firmerà un patto in materia fiscale anche con il Liechtenstein.