A cura della Redazione de ILPARLAMENTARE.IT/
Italiani, Albanesi, Spagnoli, Russi, Portoghesi, Africani e non solo, sono al lavoro per il bene comune: il “Diritto Umano alla Sana Alimentazione”. Un Progetto dalla forte valenza etica e che mette in atto concretamente le linee della Governance Alimentare Sostenibile delle Nazioni Unite che, nel Giugno 2014, hanno dichiarato guerra alle “Malattie non Trasmissibili”.
La prima guerra che non farà morti perché si combatte per la salute del genere umano sul terreno della prevenzione. A combattere per noi e nel nostro stesso organismo sarà la Dieta Mediterranea che le Nazioni Unite propongono quale modello alimentare per il futuro. Un anno dopo Milano 2015, dunque, si accenderanno i riflettori sulla Biennale 2016, una novità assoluta che vedrà protagonista tra le Nazioni quel “Sud Geniale” che ha molto da dire in termini di Agricoltura e Sostenibilità Ambientale. Nella visione della Biennale 2016 l’esposizione della Dieta Mediterranea è una rivoluzione culturale, un ritorno alla centralità dell’Essere Umano, un nuovo Umanesimo che vede protagonisti i Giovani cattolici e non solo, che rispondono così all’invito di Papa Francesco a “ribellarsi”.
BIENNALE EXPO MONDIALE DIETA MEDITERRANEA 2016 – DIFFUSO E SOSTENIBILE
Una rivoluzione intelligente che mira al ritorno alla Terra ma non è solo Agricoltura, che mira al rispetto dell’Ambiente ma non è solo Sostenibilità Ambientale. E’ un percorso maturato da un Osservatorio sui Diritti Umani che di più vengono violati quotidianamente e con effetti disastrosi sul prossimo, istituito dalla Fondazione Culturale “Paolo di Tarso”. Tra questi diritti, quelli ad una sana alimentazione. L’esigenza di riflettere su tali diritti è sfociata naturalmente nell’esigenza di dare vita ad una Esposizione di Culture Alimentari che si concentra nella nascita della prima “Biennale” interamente dedicata allEtica alimentare e alla Dieta Mediterranea, dunque, al cibo sano. La Biennale guarderà alle Nazioni con gli occhi del SUD Italia e la sua prima edizione prenderà vita nel SUD Italia. Sono già stati istituiti senza alcun finanziamento (al momento ndr.), 6 dipartimenti animati da giovani preparati e talentuosi che saranno il cuore del Comitato Promotore della Biennale 2016. “Noi siamo ciò che rimarrà – ha affermato la giovane Biologa Anna Corapi. Il mondo sarà nelle nostre mani e noi partiamo dalla tutela dei diritti umani alla sana alimentazione. Se il Cibo sarà sano, la terra sarà sana, l’Ambiente rispettato, ci sarà lavoro qualificato per tutti”. “Ammiriamo Slow Food – afferma la Dott.ssa Antonietta Mezzotero Manager della Dieta mediterranea e della Sostenibilità Ambientale – e di chi l’ha fondato ci sentiamo discepoli. Ma noi intendiamo aprire un grande varco di novità che veda impegnati noi delle regioni del Sud Italia e i Paesi del Mediterraneo che condividono con noi la necessità di ricercare lavoro e occupazione permanente nel mondo dell’Agricoltura, della Diffusione e Tutela del Cibo Sano. Per questo motivo speriamo che coloro i quali sono già grandi ci aiutino e il Governo Italiano si ingegni insieme a noi in questa direzione”.
LA “BIENNALE” PER LE NAZIONI: EXPO MONDIALE DELLA DIETA MEDITERRANEA
Si tratta di un Progetto che ha l’ambizione di richiamare l’attenzione delle Nazioni verso il Sud Italia, cuore della Civiltà Euro Mediterranea. La mission della Biennale EXPO 2016 sarà quella di offrire al mondo l’altro volto del Mezzogiorno d’Italia – quello geniale – da non intendere come “ultima spiaggia” dei popoli del Mediterranea ma “approdo di Civiltà” grazie alla quali oggi il Sud è ricco. L’agricoltura, si sa, è giunta insieme alle semenze dalla Mezza Luna Fertile (Mesopotamia) e proprio grazie alle migrazioni che, se pur drammatiche per le motivazioni per cui esse nascono, hanno formato il volto del nostro mondo. L’Europa Mediterranea, dunque, sarà la grande protagonista della Prima Biennale dell’EXPO MONDIALE DELLA DIETA MEDITERRANEA 2016 che ha già due prestigiose sedi candidate ad ospitare gli Eventi e le Nazioni nella prima edizione: Calabria e Puglia, rispettivamente l’UNICAL – Università della Calabria (provincia di Cosenza), che può contare sul Campus più bello d’Italia e Otranto, la meravigliosa Città simbolo dell’eroicità della Terra di Puglia ed erede di Bisanzio. Entrambe le realtà possono contare su un contesto paesaggistico e culturale di altissimo livello da offrire ai Paesi ospiti.
NELLA LINEA INDICATA DAL SOTTOSEGRETARIO DELRIO E DAL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
Mentre l’Italia fluttuava nelle acque alte dell’embargo politico alla Russia, la promotrice della Biennale, invece, ospitava in Italia la East-West I.G. di Mosca insieme alla quale tesseva interessi reciproci al bene comune e sottoscriveva specifici protocolli. Si tratta della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” che ha ideato il progetto proprio nella direzione della Tutela dei Diritti Umani, essendo anche promotrice della “Carta della Pace”. Una sinergia, questa, che ha unito culturalmente in una grande visione Italia e Russia che oggi lavorano già insieme nella direzione di questa visione di bene comune.
IL SOTTOSEGRETARIO GRAZIANO DELRIO
Il progetto della Biennale è in linea con i migliori auspici del Governo Italiano. Oggi, anche il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Graziano Delrio ha dichiarato che i rapporti tra Italia e Russia devono riprendere. Ciò, indiscutibilmente, premia l’attività della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” e dei suoi Partner. Il fatto che tali rapporti possano rinascere grazie ad un grande progetto che sappia dare la giusta centralità al Sud Italia e alla sua indole produttiva e culturale, è senza dubbio una carta vincente, un modo pratico e concreto per dare segni tangibili di reale cambiamento.
ITALIA E RUSSIA
I passi della Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” tracciano un percorso di Sviluppo e Legalità ma anche “etico” poiché attua le parole di Papa Francesco che chiede di non stare alla finestra a guardare. Proprio in tal senso il 9 Ottobre 2014 la prima riunione per la Biennale si è tenuta presso la Pontificia Università Urbaniana ove hanno partecipato sia la delegazione proveniente dalla Federazione Russa che quella dell’Albania. Oggi è già pronta al suo lancio ufficiale la prima Piattaforma Giornalistica in lingua russa esclusivamente dedicata alla Dieta Mediterranea a firma Fondazione “Paolo di Tarso”, EXPO 2016 e East-West. Investment Group. Si tratta di un progetto concreto teso a far conoscere ai cittadini russi i Prodotti della Dieta Mediterranea e le loro proprietà salutistiche. La Piattaforma si propone di attivare un canale etico d’informazione e di commercializzazione di Cibo Sano garantita da una collaborazione seria ed etica Italo-Russa. Un notevole beneficio per le Aziende Agricole.
ITALIA E ALBANIA
La Fondazione Culturale “Paolo di Tarso” ha già sottoscritto protocolli con prestigiose Fondazione albanesi con sede a Tirana. Con esse si sta lavorando costantemente su programmi di Cooperazione Internazionale, sempre diretti alla tutela dei Diritti Umani ad una sana alimentazione. Ma insieme all’Albania, in modo particolare, la Fondazione sta lavorando sulla condivisione diffusione della prima APP al mondo che offre tutte le informazioni sul modello nutrizionale della Dieta Mediterranea a vantaggio della salute umana e dell’Agricoltura Sostenibile. L’Applicativo si chiama MdietAPP ed è stato presentato in anteprima nella Conferenza di Otranto indetta dal GAL Terra d’Otranto il 18 Dicembre 2014. l’APP reperibile su www.mdietapp.eu è una manna dal cielo perché in modo intelligente, pratico e funzionale, risponde mette in pratica la “Governance Alimentare Sostenibile” delle Nazioni Unite (2010). Realizzata con il supporto scientifico dell’UNICAL – Università della Calabria, e in particolare con il “Master in Green Economy, Dieta Mediterranea e Sostenibilità Ambientale” del Di.B.E.S.T. – Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, l’APP Mdiet oltre a declinare gli Alimenti della Dieta Mediterranea e la loro risposta alle “Malattie non Trasmissibili” (ONU 2014), la porta concretamente a tavola grazie alle ricette a cura di autorevoli Chef selezionati tra gli insegnanti delle Scuole Alberghiere Italiane.
Si vocifera che Italia e Albania stiano lavorando per presentare questa importante innovazione anche nei padiglioni di Milano EXPO 2015 e che in tal senso le Fondazione starebbero già lavorando con i preposti ministeri.
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