Aggiornamento di Giugno 2019
L’articolo è stato scritto dal giornalista Mario Campanella che aveva omesso volontariamente di firmare l’articolo esponendo a denuncia da parte del Giornalista Oldani Mesoraca la Testata ILPARLAMENTARE.IT e il suo editore. Il Tribunale di Cosenza, dopo una lunga serie di indagini espletate anche dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, ha disposto l’archiviazione a favore della Testata e dell’editore, e la conseguente trasmissione degli atti a carico di Mario Campanella alla Procura della Repubblica di Cosenza, per il reato di diffamazione a mezzo stampa.
Aggiornamento di giorno 7 luglio 2014/
Il Parlamentare.it riceve minacce di querela per avere pubblicato una verità che oggi è promossa anche dall’autorevole stampa nazionale.
A cura della redazione de ILPARLAMENTARE.IT/
7 Luglio 2014 – La grande Stampa nazionale si interessa del caso dei presunti sprechi commessi dalla Regione Calabria. Oggi, in prima pagina su Il Corriere Economia, Sergio Rizzo ( co-autore insieme a Gian Antonio Stella del celebre “La Casta” ), ha dedicato all’ispezione del Ministero delle Finanze sui conti calabresi il titolo: “ Calabria Felix “. Nell’articolo compaiono alcune delle voci criticate dalla Ragioneria dello Stato, con i compensi di centinaia di migliaia di euro l’anno percepiti da dirigenti e giornalisti.
TG5, il tg piu importante di Mediaset, ha dedicato un servizio completo alla Calabria, che inizia ad essere un problema serio per tutto il Paese e, a proposito dell’apertura a tutti i cittadini del Sistema d’informazione SIOPE il Sistema Informativo delle Operazioni degli Enti Pubblici (www.siope.it), nel descrivere alcuni esempi di cattiva gestione delle finanze pubbliche, ha fatto riferimento al sistema definito “Calabria Felix” come un “caso limite”.
Corriere Economia, come si potrà vedere, ha messo in prima pagina la foto dell’ex Presidente Giuseppe Scopelliti .
Dopo il nostro servizio , ci sono giunte minacce di querele più o meno garbate .
Noi abbiamo riportato dati veri, come cercano di fare i giornali seri al servizio dei cittadini e della verità. Non di verità soggettive ma oggettive. Ciò, nell’interesse della popolazione che, ancor di più in Calabria, vive momenti disperati e drammatici, senza lavoro e con una tassazione che a volte è insostenibile.
Adesso aspettiamo gli sviluppi della Corte dei Conti.
L’Articolo de Il Parlamentare.it dedicato al caso dei presunti illeciti
A cura della Redazione de IL PARLAMENTARE.IT/
Una vera e propria vergogna! Per dirla alla Matteo Renzi, se facessimo un “selfie” sulla Regione Calabria alla luce di questo scandalo, la foto mostrerebbe Babilonia la Grande, la grande prostituta. Scattarne due sarebbe troppo rischioso perché potremmo vedere anche l’ex Governatore Scopelliti cavalcare una bestia con sette teste che controlla i potenti della terra.
Nell’uscire dalla scena il Governatore Giuseppe Scopelliti prende il suo applauso…ma solo da coloro i quali, “illegittimamente”, hanno percepito milioni e milioni di Euro molte volte immeritati e usciti dalle tasche dei contribuenti.
Dirigenti, Giornalisti, etc, etc. galleggiano sulle pagine del “Giornale di Calabria” che minuziosamente pubblica nomi, cognomi e cifre ricevute “illegittimamente” dai settori del Turismo, Avvocatura, Giornalismo, Tutela della Salute, Attività Produttive, da alti dirigenti con funzione di Segretario Generale, dalla programmazione, dai Controlli, dai lavori Pubblici, dall’Agricoltura e ancor di più. Gli importi “Illegittimi “ per i Giornalisti? Tra essi svetta Gianfranco Manfredi con 1.081.367,00 milioni di euro. Cifre enormi erogate alla faccia dei contribuenti e della grande quantità di cittadini onesti della Calabria ai giornalisti dei due uffici stampa, del consiglio regionale e della Giunta della Calabria.
Ecco come chiude il suo bilancio Giuseppe Scopelliti, l’uomo che 4 anni e mezzo fa diceva di cambiare la Calabria. Il Governatore che ha inaugurato la sua prima BIT con una delle più grandi bufale mai promosse, anzi “promesse” a supporto degli operatori del Turismo calabresi e ai turisti in un contesto internazionale. Parliamo di “Musei della Calabria” www.museidellacalabria.it, cui vale la pena di fare un cenno visto che tra le somme erogate illegittimamente appare anche il nome di Raffaele Rio. Sul tema “Musei della Calabria” e sulla cose dichiarate in pubblico davanti agli Organi della Stampa e mai realizzate, dedicheremo un pezzo a parte nel quale rivolgeremo poche domande alle quali ci auguriamo di trovare risposta.
Lo scandalo si allarga a macchia d’olio e ci si chiede come interverrà a tal proposito il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi che, attesa la gravità della situazione, non potrà soffermarsi ad un semplice commento su Twitter. Sarebbe l’occasione per dimostrare ai calabresi onesti che c’è futuro e c’è speranza.
IL “CORRIERE DELLA CALABRIA” PUBBLICA NOMI E COGNOMI
Il nuovo che avanzava è stato più vecchio del suo passato. Due di questi giornalisti, Romano Pitaro e Gianfranco Manfredi, per come scrive la relazione a firma del Dott. Gaetano Mosella, Dirigente dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica del Ministero dell’Economia e delle Finanze ( del 18 Febbraio 2014) e, per come ha pubblicato coraggiosamente solo Il Corriere della Calabria diretto da Paolo Pollichieni (gli altri giornali calabresi che parlano di libertà di stampa cosa fanno?), guadagnerebbero quanto Il Presidente della Repubblica Italiana GIORGIO NAPOLITANO.
DOCUMENTAZIONE UFFICIALE
Ricordiamo ai lettori il sito ufficiale della Ragioneria Generale dello Stato del Ministero dell’Economia e delle Finanze: http://www.rgs.mef.gov.it. Al fine di confrontare i dati contenuti nell’articolo ecco il link diretto alla relazione del Dott. Gaetano Mosella, Dirigente dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica del Ministero dell’Economia e delle Finanze: CLICCA QUI.
PIOGGE DI MILIONI DI EURO DEI CONTRIBUENTI EROGATI SENZA SELEZIONE O CONCORSO
E siccome Scopelliti, condannato in primo grado a sei anni dal Tribunale di Reggio Calabria per avere prodotto danni di centinaia di milioni di euro al suo comune, aveva “a cuore “la spesa pubblica, ecco che si è inventato un portavoce, Silvio Mellara, a cui giungono 114.583,00 euro annui e che in molti dicono di non avere mai visto in Calabria. Si tratta dell’ex portavoce di GALAN, il deputato di FI per cui è stato chiesto l’arresto in merito alla vicenda Mose.
ENTRIAMO NEL MERITO
Il 13 dicembre 2013 si è conclusa la visita ispettiva del Ministero dell’Economia e delle Finanze presso gli uffici della Giunta Regionale della Calabria e del Consiglio regionale della Calabria: la relazione a firma del Dott. Gaetano Mosella mostra una serie di spaventose illegittimità e irregolarità compiute negli anni e consolidatesi durante la Presidenza di Giuseppe Scopelliti;
Incredibilmente sconcertante è la situazione degli uffici stampa della giunta regionale e del consiglio regionale, con esborsi milionari e costituzioni di uffici in spregio al d.lgs. 165/2001 e, pertanto agli artt 3 e 97 della Costituzione.
in particolare sono stati corrisposti i seguenti emolumenti :
- Consiglio Regionale, periodo 2008-2012
- Gianfranco Manfredi ( caporedattore ) 1.081.367 euro
- Romano Pitaro ( caporedattore ) 997.818 euro
- Maria Cristina Cortese 433.371 euro
- Filippo Diano 450.730 euro
- Luisa lombardo 447.284 euro
Giunta Regionale.
Patrizia Greto 270.461 euro, Giovanni Merlo 217.390 euro, Massimo Calabrò 200 .254 euro, Natale Licordari 149.189 euro, Giuseppe Meduri 143.136 euro, Giacomo Di Iasio 220. 893 euro.
Oltre a questi emolumenti, relativamente alla Giunta regionale, sono stati spesi 182.723 euro per Giancarla Rondinelli e 114.583 euro per Silvio Mellara, in qualità di portavoce di Giuseppe Scopelliti.
In tutto ciò nessun concorso pubblico è stato mai bandito per le assunzioni dei cinque giornalisti dell’ufficio stampa del consiglio regionale, in aperta violazione del dlgs 165/2001, mentre per quanto riguarda l’ufficio stampa della giunta regionale l’unico giornalista strutturato risulta Oldani Mesoraca, la cui posizione è ritenuta illegittima dal verbale degli ispettori del Mef: “assunto con deliberazione n 494 del 28 febbraio del 1995 e dimessosi da dipendente il 31 marzo 1995 (!), in aperta violazione dell’art 97 della Costituzione”.
IN CALABRIA SI LAVORA A TEMPO INDETERMINATO SENZA FARE CONCORSO? QUESTA LA TRISTE VERITA‘ , DAGLI ATTI.
Nessuna procedura comparativa risulta al momento essere stata mai attuata per le assunzioni del personale dell’ufficio stampa della giunta regionale, cosi come prescrive la norma: le deliberazioni dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, n 21 del 17/03/2005, n 1 del 16/01/2006 e, prima ancora, n° 22 del 17/03/2005 sono palesemente illegittime, come censurano gli ispettori del Ministero, avendo (ancora una volta) violato la norma nazionale che disciplina l’accesso alla pubblica amministrazione e la cui preminenza è indiscutibile: la legge regionale n 8/1996 della Regione Calabria disciplina la costituzione degli uffici stampa dei due enti, ma non può (e non lo fa ) disporre una deroga ai principi di cui alle richiamate norme per l’accesso al lavoro pubblico subordinato.
Dunque, se è vero ciò che affermano gli ispettori ministeriali, sarebbe legittimo credere che destra e sinistra si sarebbero alleate per piazzare i loro uomini “illegittimamente”. Le retribuzioni di sopra rappresentano un’aperta violazione di ogni normativa sul contenimento della spesa, di cui all’art 9, comma 28, del DL 78/2010; nella fattispecie le illegittimità palesi provocano ingiusto vantaggio a soggetti senza titolo, ben al di là di quanto recita l’art 2.126 del codice civile, che riconosce ai lavoratori il diritto alla retribuzione per la funzione ricoperta anche laddove si appalesi nullità contrattuale.
Alla luce di tutto ciò sarebbe interessante (e urgente) sapere:
– quali provvedimenti intendano assumere per rimuovere dagli incarichi conferiti i beneficiari degli uffici stampa del Consiglio Regionale della Calabria e della Giunta Regionale della Calabria;
– se i medesimi atti siano stati trasmessi per competenza alla Procura della Corte dei Conti della Calabria e alle Procure della Repubblica di Catanzaro e Reggio Calabria;
– se la Procura della Corte dei Conti della Calabria non debba sollevare in sede giurisdizionale eccezione di costituzionalità della deliberazione n 494/28 febbraio 1995 del Consiglio Regionale della Calabria, non manifestatamente infondata per violazione “degli artt 3 e 97 della Costituzione“.
QUALCHE DOVEROSA DOMANDA AL PRESIDENTE MATTEO RENZI
Caro Presidente ,
lei sta riscuotendo successo tra gli italiani. E’ giovane, ispira fiducia a tutti, destra, centro e sinistra. Ovviamente, come tutti, anche lei sarà valutato dagli italiani e dunque anche dai calabresi per le azioni che intenderà adottare in casi come questi.
LA FIDUCIA DEGLI ITALIANI COME LE SA E’ GIUNTA AL LIMITE. ALCUNE DOMANDE
- Non ritiene che si debba procedere alla rimozione del personale giornalistico assunto senza concorsi e con retribuzioni folli? E NON CREDE CHE SIA DOVEROSO RECUPERARE I SOLDI PERCEPITI ?
- Qual è la retribuzione del dott. Oldani Mesoraca, assunto senza concorso come giornalista e poi dimessosi successivamente da impiegato? sbagliamo a pensare che se si passa da impiegato a giornalista non ci si può dimettere dalla pubblica amministrazione, perché altrimenti si perdono tutti i diritti?
- Attiverà procedimenti di recupero delle somme elargite dalla Giunta Regionale della Calabria e dal Consiglio regionale della Calabria nei confronti dei Presidenti pro tempore , dei dirigenti e dell’Ufficio di Presidenza?
- Non crede SIA DOVEROSO far stornare questi soldi dai contributi previdenziali per evitare che persone senza titolo percepiscano pensioni da dieci mila euro mensili ?
- Silvio Mellara è portavoce del Presidente della Giunta Regionale da un anno e mezzo. Percepisce 114 mila euro annui circa. Non risulterebbero agli atti comunicati stampa da lui firmati. Se è stato in Calabria, visto che non è indigeno, risulteranno biglietti d’aereo, pernottamenti in albergo, tracce nette. Non crede che sia necessaria una verifica anche in onore di tanti giornalisti che lavorano per molto, molto meno e a volte rischiano anche la loro vita per offrire ai cittadini una informazione corretta ???
Giuseppe Scopelliti è ormai al tramonto. L’uomo che confuse i confini al nord della Calabria e che (da Presidente in carica) addirittura era assistente universitario a Messina (…), ormai vive nel suo fortino. Non è stata la condanna ricevuta ad avere allontanato i calabresi. Le condanne possono essere riformate e c’è sempre la possibilità (al di là di questo caso) di essere condannati da innocenti. Quello che ha creato sconcerto ai calabresi è l’uso disinvolto del denaro pubblico. Una vera e propria vergogna. Nel senso che noi ne abbiamo vergogna.
Il signor Scopelliti e il signor Meduri hanno annunciato querela. Nei confronti di chi ? Della ragioneria Generale dello Stato ??? Indietro i soldi
Oggi ne hanno parlato Canale 5 e il Corriere della Sera. Signor Renzi , li licenzi tutti !!!!!!
La grande schifezza?…ma le retribuzioni dei cosiddetti addetti stampa della Regione, sono una grande truffa!…Ma la magistratura che fa, sta a guardare?…E’ una vergogna leggere certe cifre corrisposte a fronte di qualche velina passata alla stampa cartacea ed ai media.Ed è proprio necessario questo elefantiaco organico di scribacchini superpagati col denaro pubblico?
Ma come mai con lo scandalo del mose non é scattata l’associazione a delinquere, e invece in calabria scatta in automatico anche per chi compra il pane senza scontrino? Ma cosa aspettano i magistrati a a denunciare per associazione a delinquere e confiscare tutti i beni a questi poltronisti professionisti del modello Calabria, e restituirli a leggittimi proprietari( i cittadini calabresi)?
Sono diversi decenni che in Italia e, particolarmente, in Calabria il denaro pubblico viene elargito “gioiosamente” ed in modo criminale. A questi signori con qualifica di giornalista farei scrivere una breve considerazione sulla “Criminologia Politica in Calabria” per far spiegare ai CITTADINI CALABRESI ONESTI come e con chi venivano e vengono spalmati i soldini percepiti. Poi, come da prassi per ogni CRIMINALE, farei riassaporare a questa banda di inetti le condizioni economiche e sociali da cui provengono mettendoli in condizione di piangere e di vergognarsi per tutta la durata dei loro inutili giorni.
Il problemma è che loro si sono mangiati la Calabria lasciando questa regione in ginocchio e chi paga le conseguenze è sempre l’onesto cittadino che DEVE pagare tasse sproposirate x riparare ai danni fatti da questi signori…non se ne può più..è una vergogna…
Che prendano sti signori e li mettano prima alla pubblica gogna e poi in carcere buttando via la chiave, così forse i prossimi che andranno a gestire conti pubblici ci penseranno su prima!!!
ormai sono anni che non seguo più la politica. Ogni volta che leggo questo tipo di articolo però mi strappano sempre almeno un sorriso. Il calcio è molto più credibile. Forza Juve!
Ho scritto ad un giornale,dopo le prime notizie sullo scandalo del M.O.S.E. che in Italia si ruba e malversa
troppo e che è ora di aumentare le pene specie per i denari pubblici.Il notissimo giornalista mi ha risposto
che bisogna ridurre il flusso di denaro. Io dico,forse anche,ma la remora della galera è il miglior deterrente,anche per chi ha più di 75 anni giacchè non è obbligatorio rubare.Uomo avvisato è mezzo salvato.
Chi per buonismo o altro dice di no è complice. Franco Origgi
Scopelliti si vergogni. Ma non finisca tutto a tarallucci e vino. Manfredi, Pitaro, Mesoraca a casa. Restituiscano i soldi. Ma avete letto i cognomi? Il figlio di Meduri ex senatore. Il figlio di Licordari ex capo redattore gazzetta del sud. La moglie di Pietro Melia; Patrizia Greto. Il genero di Filippo Veltri, Merlo. Schifosi
come mai il giornale di Pollichieni non cita tra i giornalisti anche la moglie di Furia -suo redattore al Corriere della Calabria-, Benedetta Caira, anche lei assunta alla regione?
E noi paghiamo l’acqua e la tares a peso d’oro.
Tutti sapevano ma nessuno mai è intervenuto ….. tutti giornalisti iscritti all’Ordine? Perché non si è voluto intervenire all’atto del contratto?
I calabresi hanno votato Scopelliti e la sua banda, tutti sapevano di che pasta era ……
non solo al consiglio comunale ci sono persone che non hanno mai fatto concorsi ma in tutta la pubblica amministrazione esistono persone che lavorano così: da tempo determinato chi sà come sono passati a tempo indeterminato anche all’Ospedale Riuniti si lavora cosi senza fare un concorso e non è giusto verso quelle persone che di concorsi ne hanno fatti tanti ma non riescono ad avere un posto di lavoro
Complimenti. Vergogna. Scopelliti a casa e tutti questi illegittimi licenziati. Restituiscano i soldi