È nato nel novembre 2013 dagli esponenti del Popolo della Libertà contrari allo scioglimento del partito e alla fondazione della nuova Forza Italia, e favorevoli a mantenere invece il sostegno al Governo Letta.
Il 15 novembre 2013 la componente de Il Popolo della Libertà vicina alle posizioni del segretario politico Angelino Alfano, gli altri ministri del governo Letta ed altri esponenti di matrice cristiano democratica annunciano la scelta di non partecipare al Consiglio nazionale del partito del giorno successivo, dove sarà sancito lo scioglimento del partito, e nascono di conseguenza gruppi parlamentari autonomi. Essi sono formati da quei 30 senatori e da quei 29 deputati che non hanno seguito Silvio Berlusconi nella rinata Forza Italia, decidendo di continuare a sostenere il governo Letta. Vi aderiscono inoltre sette europarlamentari sui ventiquattro del PdL, che formando un gruppo autonomo all’interno della delegazione italiana del Gruppo PPE, un presidente di Regione, il calabrese Giuseppe Scopelliti, sedici assessori regionali ed ottantotto consiglieri regionali.
In seguito alla decadenza a Palazzo Madama di Silvio Berlusconi, il suo seggio è andato al primo dei non eletti Ulisse Di Giacomo, che ha aderito a questo gruppo, che si era candidato nel Molise. I primi incontri si sono tenuti il 22 novembre a Catania con il sottosegretario Giuseppe Castiglione e il 24 novembre a Palermo con Renato Schifani.
La dicitura del partito è stata ceduta gratuitamente il 27 novembre 2013 da Italo Bocchino, ex vicepresidente di Futuro e Libertà per l’Italia che aveva depositato la medesima l’8 marzo 2011.
Il 5 dicembre Angelino Alfano ha presentato il simbolo del partito al Tempio di Adriano a Roma e Renato Schifani è stato proclamato presidente del comitato promotore. Il 7 dicembre Angelino Alfano ha presentato ufficialmente il nuovo partito negli ex studios De Paolis nel quartiere romano di Pietralata.
Il 15 febbraio 2014 si è svolta al Park Hotel Marriot presso la Fiera di Roma la prima riunione degli amministratori locali del Nuovo Centrodestra. Durante la riunione Angelino Alfano ha preso nettamente le distanze da Forza Italia di Silvio Berlusconi.
Dopo il sostegno dato al governo di Enrico Letta, il movimento politico decide di sostenere e partecipare al governo di Matteo Renzi. Ed infatti i tre ministri di Ncd giurano il 22 febbraio 2014 assieme agli altri membri del nuovo esecutivo. Il 26 febbraio viene designato nuovo coordinatore del partito Gaetano Quagliariello.
Il 2 aprile 2014 il coordinatore pro tempo della Campania del Nuovo Centrodestra Gioacchino Alfano ha affermato che il partito ha superato i 120.000 iscritti; lo stesso giorno l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini (a suo tempo eletto con Scelta Civica) ufficializza la sua adesione a NCD; sale quindi a 32 il numero di senatori di NCD. Il 5 marzo il deputato Alberto Giorgetti, sottosegretario all’economia nel Governo Letta, lascia NCD per passare a Forza Italia. Il 13 aprile il senatore Paolo Bonaiuti,portavoce storico di Berlusconi già sottosegretario alla presidenza nei Governi Berlusconi, lascia la rinata Forza Italia per aderire a NCD[28]; il giorno dopo Enrico Letta smentisce la notizia secondo la quale lui starebbe per aderire a NCD lasciando il PD.
Simbolo comune del Nuovo Centrodestra e dell’Unione di Centro per le Europee del maggio 2014.
In vista delle elezioni europee del 25 maggio 2014, NCD si allea con l’UDC di Pierferdinando Casini[32] promuovendo una lista comune con un simbolo unico; questa alleanza, secondo i due partiti, fa riferimento al PPE, partito politico europeo di cui faceva parte anche il PDL di Berlusconi, Fini e Alfano alle europee del giugno 2009. Il partito Popolari per l’Italia guidato da Mario Mauro, inizialmente coinvolto nel progetto di Alfano (in qualità di leader di NCD) e di Lorenzo Cesa (segretario UDC) di “riunire i moderati”, il 10 aprile 2014 ha ufficialmente deciso di non prendere parte all’alleanza perché considerata come una “mossa da vecchia politica”.
Il 13 aprile 2014 l’assemblea costituente del partito ha votato lo statuto del partito e ha eletto Angelino Alfano presidente di NCD al posto di Renato Schifani.