a cura della Redazione de IL PARLAMENTARE.IT/
Le truffe che da tempo gravano sulla distribuzione di Olio Extravergine in Italia diventano un fumetto che farebbe ridere se non ci fosse del vero e da vergognarsi. A pubblicarlo e a darlo alle Agenzie di tutto il mondo è il New York Times. Il fumetto è realizzato a regola d’arte e deride il grande inganno del falso made in Italy che, a parere del New York Times, sta provocando il “suicidio dell’Extravergine” prodotto simbolo della Dieta Mediterranea.
Ovviamente, quando si parla di suicidio dell’Olio italiano si parla di un danno inestimabile compiuto nei confronti del lavoro e di tutta quell’economia che scaturisce dal rispetto che il mercato internazionale ha del Prodotto Italia.
L’autore del fumetto interattivo è Nicholas Blechman, art director del New York Times Book Review al quale la Fondazione “Paolo di Tarso”, Capofila dell’EXPO MONDIALE DELLA DIETA MEDITERRANEA 2016 lancia un appello invitandolo in Italia a visitare nel Mezzogiorno d’Italia i Frantoi dove si produce l’oro verde, l’Olio Extra Vergine di Oliva principe della Dieta Mediterranea, quella vera. In poche battute la Capofila dell’EXPO 2016 ringrazia il New York Times per avere riproposto una problematica seria legata alla contraffazione e alla criminalità politico-mafiosa che le organizzazioni italiane stanno cercando di contrastare. Allo stesso tempo la Capofila dell’EXPO 2016, a proposito “dell’Olio Vergine prodotto simbolo della Dieta Mediterranea” – come definito dal NYT, afferma che a sostenere la cultura dell’inganno è la politica internazionale che non intende garantire la salute dei cittadini, una sana economia e il bene comune. Non dobbiamo trascurare un dato – fa notare la Fondazione: se la grande truffa si confeziona in Italia bisogna andare fino in fondo per capire se l’acquirente è colluso, sapendo di poter guadagnare molto di più. Tutti sanno – afferma Fabio Gallo – che il vero Olio di Oliva, quello fatto nel frantoio con le olive dell’Albero di Ulivo piantato nella terra fertile, costa.
La Fondazione fa un esempio e invita la celebre Testata Giornalistica americana a prendere atto della decisione dell’Europa di non tutelare con la legge antirabocco l’Olio buono sulla tavola dei cittadini europei. La legge antirabocco, infatti, con l’applicazione alle bottiglie di Olio Extra Vergine di un tappo che una volta svuotata dell’Olio buono impedisce di riempirla nuovamente con olio taroccato per essere risposta a centro tavola, avrebbe tutelato la salute dei consumatori e insieme contrastato la cultura della frode. Ma poiché l’Italia che com’è noto produce insieme alla Spagna l’Olio migliore del Mondo, guarda caso, avrebbe avuto un ruolo fondamentale sulla tavola dell’Europa con ovvie ricadute economiche positive in un momento in cui la crisi è un’arma diplomatica. Per cui Angela Merkel, Dacian Cilos e David Cameron ritennero la legge poco opportuna e la bocciarono (leggi l’articolo http://dietamediterraneaitalia.it/2013/09/oliere-in-tavola-lue-ha-scelto-di-non-tutelare-i-consumatori/).
LA CAPOFILA DELL’EXPO 2016 AL NEW YORK TIMES: FORNITECI 1000 ACQUIRENTI SERI
Fabio Gallo per la Capofila dell’EXPO 2016 conclude la nota affermando “spettabile Direzione del New York Times, cari amici, dateci mille indirizzi di acquirenti qualificati e l’Organizzazione dell’EXPO MONDIALE DELLA DIETA MEDITERRANEA 2016 si farà carico di rifornirli del celebre Olio Extra Vergine di Oliva della Dieta Mediterranea. facciamo così, in modo che l’informazione possa costruire modelli etici per il bene comune. Invito il New York Times a tornare sull’argomento e siamo pronti ad ospitare un suo giornalista nell’Osservatorio che stiamo costituendo per l’EXPO 2016”.
Fabio Gallo parla anche di innovazione al servizio del lavoro onesto e cita il primo e-store realizzato da un gruppo di giovani che commercializza Cibo Sano delle Aziende Agricole italiane tra cui il primo brand dedicato esclusivamente all’Olio Extra Vergine di Oliva della Dieta Mediterranea. Una star-tup innovativa “autofinanziata” dai giovani stessi e dai loro nonni che intende assicurare l’accesso al Cibo Sano a tutti. A parere dei giovani che hanno fondato il Marchio Simply Med, infatti, alla consapevolezza di questi inganni deve corrispondere un’azione culturale che si ponga come fine il diritto dell’uomo ad accedere al Cibo Sano. Questi giovani utilizzano l’e-commerce per contrastare le frodi: www.dietamediterraneaintavola.it. Sarebbe cosa buona se il News York Times e Nicholas Blechman volessero dedicare la loro prestigiosa attenzione anche a chi esercita queste buone pratiche.
EXTRA VIRGIN SUICIDE: IL LINK DEL FUMETTO DI NICHOLAS BLEHAMAN
Qui di seguito il link che vi porta al fumetto: “Extra Virgin Suicide”, ovvero “Il suicidio dell’extravergine”.
Attraverso 15 disegni completi di un breve testo Nicholas Blechman fa apparire la produzione nazionale di extravergine come un covo di truffatori, protetti dal potere politico, che importano olio dall’estero e una volta taroccato e miscelato con quello nostrano viene immesso sul mercato internazionale e spacciato come made in Italy. Un business così losco da riuscire a sfuggire anche all’Arma dei carabinieri che in Italia hanno un corpo esclusivamente dedicato a rintracciare le truffe alimentari.
OLIO TAROCCATO DA SPAGNA, MAROCCO E TUNISIA
A parere del New York Times la maggioranza dell’olio di oliva venduto come Made in Italy proviene in realtà da Paesi come Spagna, Marocco e Tunisia i quali esportano in Italia dove arrivano anche olio di soia ed altri oli di bassa qualità che vengono etichettati e contrabbandati come olio extravergine di oliva.
Il fumetto mostra l’Italia principale importatore mondiale di olio che una volta giunto nelle raffinerie italiane viene miscelato con oli di bassa qualità e dopo l’aggiunta di beta-carotene per mascherare il sapore e di clorofilla per dare colore, viene imbottigliato ed etichettato come extravergine made in Italy. Il risultato di tutte queste frodi sono i bassi prezzi dell’olio di oliva italiano che si sta di fatto suicidando, come conclude il New York Times.
LA COLDIRETTI E LA LEGGE SALVA OLIO
Recentemente la Coldiretti è riuscita a fare approvare nel febbraio 2013 la legge definita “salva olio” grazie alla quale oggi l’Italia può contare su rigide misure di repressione e contrasto alle frodi nonché di valorizzazione del vero Olio Extra Vergine Made in Italy. Come al solito in Italia, purtroppo, questa legge non è ancora pienamente applicata per l’inerzia della pubblica amministrazione e per l’azione delle lobby industriali denunciate dallo stesso New York Times, a livello nazionale e comunitario.