di Il Sole 24 Ore – leggi tutto qui
Sulla cancellazione delle Province il Governo ci riprova. Dopo lo stop della Consulta nei confronti del decreto legge sul riordino varato dall’Esecutivo Monti, il Consiglio dei ministri ha esaminato uno schema di disegno di legge costituzionale che ne prevede l’abolizione. Lo schema di ddl, composto di soli tre articoli, sarà sottoposto al parere della Conferenza unificata. Il Cdm ha anche avviato l’esame preliminare di un disegno di legge sulle lobby. che istitusce «l’elenco dei portatori di interessi particolari».
Entro sei mesi province soppresse
«Entro sei mesi dalla data in entrata in vigore della legge costituzionale – si legge in una nota messa da Palazzo Chigi al termine del cdm – le Province sono soppresse. Sulla base di criteri e requisiti definiti con legge dello Stato sono individuate dallo Stato e dalle Regioni le forme e le modalità di esercizio delle relative funzioni» Viene «abolita la parola “province” dalla Costituzione», ha annunciato il premier Enrico Letta, parlando del ddl costituzionale.
Imu? Confermo il superamento dell’attuale regime
E l’Imu? «Nel discorso che ho fatto alle Camera c’è chiaramente scritto che noi faremo un riforma che supera l’Imu così com’è e riconfermo che questa è l’indicazione” del governo, ha detto Enrico Letta, a proposito delle osservazioni del Fmi. «Sarà una discussione collegiale» nel governo e sarà coinvolto il Parlamento, ha aggiunto.
Tweet di Alfano: sul’Imu non accetteremo consigli dal Fmi
Inatnto scrive su Twitter il vicepremier Angelino Alfano: «Fmi come di consueto ha dato molti consigli all’Italia. Alcuni li accetteremo e altri no. Sull’Imu non accetteremo consiglio Fmi».
Sulle lobby mandato a Moavero
Sulla regolamentazione delle lobby «abbiamo dato mandato al ministro Moavero di fare un esame comparato con i principali paesi europei», ha annunciato il premier Enrico Letta nella conferenza stampa seguita al Consiglio dei ministri che ha avviato l’esame della questione. «Abbiamo fatto un inizio di discussione», ha detto Letta, sottolineando che si tratta di una materia «molto delicata». Poi il rinvio per consentire a Moavero di verificare le altre legislazioni europee in materia. L’esame, ha spiegato il premier, servirà «per far sì che le indicazioni che seguiremo siano compatibili con la normativa nei paesi Ue».