Quirinale Roma – 19 Aprile 2013 – 20:55 – Fumata nera anche alla quarta votazione, con il Professore che si ferma a quota 395 e abbandona la corsa al Colle. ‘‘Chi mi ha portato a questa decisione deve farsi carico delle sue responsabilità”. ”Oggi mi e’ stato offerto un compito che molto mi onorava anche se non faceva parte dei programmi della mia vita. Ringrazio coloro che mi hanno ritenuto degno di questo incarico. Il risultato del voto e la dinamica che e’ alle sue spalle mi inducono a ritenere che non ci siano più le condizioni. Ritorno dunque serenamente ai programmi della mia vita. Chi mi ha portato a questa decisione deve farsi carico delle sue responsabilita’. Io non posso che prenderne atto”. Lo dichiara in una nota Romano Prodi. Si era fermato sotto i 400 voti, Prodi, nella quarta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica. Al termine dello scrutinio il presidente della Camera Laura Boldrini ha comunicato che l’ex premier ha raccolto 395 preferenze mentre il giurista Stefano Rodota’ 213. Al ministro dell’Interno uscente, Annamaria Cancellieri, sono andati 78 voti mentre Massimo D’Alema ne ha raccolti 15. Le schede disperse sono state 7, le bianche 15 e le nulle 4. I presenti e votanti sono stati 732. La quinta votazione si svolgera’ domani mattina alle ore 10, come ha comunicato nell’Aula di Montecitorio il presidente della Camera, Laura Boldrini. ”La candidatura di Romano Prodi non c’e’ piu”’, ha detto poco dopo Matteo Renzi commentando con i giornalisti a Firenze l’esito della quarta votazione. ”Rispetto a quella di Marini, quella di Prodi – ha osservato Renzi – e’ una vicenda un po’ diversa. Oggi il segretario del Pd ha chiesto per l’unita’ del partito di offrire una candidatura molto autorevole come quella di Prodi. Tutti hanno detto di si’, hanno fatto l’applausone, poi hanno fatto il contrario, hanno fatto il giochino dei franchi tiratori che non e’ una battaglia a viso aperto. Il risultato e’ assolutamente piu’ basso delle aspettative”, ha aggiunto. ”Adesso vediamo cosa proporra’ Bersani e cosa proporra’ il Partito democratico. In queste ore i grandi elettori dovranno sciogliere la matassa”, ha concluso. Poi, Renzi non ha risposto ai cronisti che gli chiedevano una sua opinione sulla eventuale candidatura di Massimo D’Alema o su un appoggio a Stefano Rodota’: ”Ragazzi, per favore, fatemi andare a casa”, ha glissato.
Fonte ASCA