Detassare i salari per par ripartire la crescita è il suggerimento di Giorgio Squinzi al Governo per evitare un autunno bollente. Quello del leader di Confindustria sembra essere un suggerimento offerto da chi ha il polso dell’ammalato in mano, finalizzato ad evitare un periodo di gravissime difficoltà che potrebbero ricadere ancora una volta sulle spalle delle Aziende italiane, molte già costrette a chiudere.
“Rischiavamo di essere travolti da una crisi finanziaria come era avvenuto al di la del mare e quest’anno, questa prospettiva, si è decisamente allontanata”. Lo ha affermato Mario Monti in una intervista rilasciata al direttore del Tg Norba 24, Enzo Magistà, in vista della sua visita a Bari, venerdì prossimo, in occasione della inaugurazione della Fiera del Levante.
A lanciare un serio allarme è, però, il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi, nel giorno dell’incontro tra il governo e gli industriali, definisce il prossimo un “autunno bollente”.
LE DICHIARAZIONI DI MONTI AD ENZO MAGISTRA’
“Siamo ripartiti, io sono molto lieto di questa occasione di intervento a Bari alla Fiera del levante; pensiamo – dice Monti – a un anno fa all’inaugurazione della precedente Fiera del Levante”. “Bari – continua il premier – guarda alla Grecia paese che tutti amiamo e dal quale abbiamo tutti preso tanto culturalmente e storicamente, un anno fa non eravamo ancora ben consapevoli ma rischiavamo di essere travolti da una crisi finanziaria come era avvenuto al di là del mare. Quest’anno questa prospettiva è decisamente allontanata”.
“Molto della sorte dei lavoratori, degli imprenditori e del Paese” è nelle mani delle parti sociali italiane “e non solo e non tanto nelle mani del governo” ha dichiarato Mario Monti a Telenorba. A parere del capo del governo, finora “poco è stato fatto in materia di costo del lavoro per unità di prodotto, innovazione nei meccanismi di determinazione di salari, recuperi di produttività, tutte cose che sono fondamentali per rendere più competitiva l’economia italiana”.
GIORGIO SQUINZI PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA
“L’autunno è già caldo, è bollente”. Così il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi, rispondendo a una domanda di Maurizio Belpietro nel corso de ‘La Telefonata’ sulle crisi aziendali in corso. “Il problema – dice – è avere una politica industriale chiara, per il momento questo non sta succedendo”.
“Sicuramente bisogna lavorare sulla detassazione dei salari” per dare uno stimolo ai consumi e far ripartire la crescita. E’ questa una delle priorità indicate dal presidente di Confindustria, in vista del tavolo di oggi con il governo. “Mi auguro – afferma – che questo spazio ci sia”.
Al tavolo di oggi, prosegue Squinzi, “mi aspetto un’apertura, una maggiore disponibilità in direzione della crescita. Fino ad ora non ne abbiamo avuta molta”. Il leader di Confindustria parla di due tipi di interventi per rilanciare la crescita. Alcuni con “effetti immediati”, altri a medio e lungo termine. Tra i primi Squinzi cita “lo stimolo ai consumi interni, che è il modo più diretto. Il calo della produzione industriale italiana è legato principalmente alla flessione dei consumi interni, dovuta in particolare al prelievo fiscale”, precisa. Tra le misure a più lungo termine, Squinzi invece cita “il sostegno alla ricerca, necessario per essere capaci di creare innovazione”.