a cura di Il Mattino di Napoli «Il grande imbroglio non è il governo tecnico, quello che è successo e quello che succede in Italia ma il grande imbroglio è l’euro». E’ un Silvio Berlusconi che non risparmia colpi, quello che interviene alla presentazione del libro di Brunetta “Il grande imbroglio”. E naturalmente commenta anche su un possibile Monti-Bis. «Ci sono le elezioni. Non sappiamo ancora come si vota» dice l’ex premier, spiegando che non si può dire nulla visto che non si conosce quale sarà la legge elettorale.
L’Europa. «Io ho sostenuto battaglie plurime in Europa contro chi voleva dare a tutto l’impianto europeo solo regole di austerity nell’illusione che portassero al rialzo dell’economia. Ma ero una voce isolata», dice Berlusconi. «Il fiscal compact – aggiunge – esprime le idee di una politica di una Germania che è un paese egemone e non è solidale. Dissi che l’Italia non poteva caricarsi l’onere di ridurre il debito pubblico di 45 miliardi, posi il veto e il Consiglio si bloccò. Io non mi spaventai, mi riunii con Junker e al telefono con Tremonti ed espressi la mia contrarietà. Non riuscii a convincerli. La rigidità porta austerity che non porta la crescita e se non aumenta il pil si va verso la recessione».
L’Esm. «Per avere aiuti bisogna firmare un memorandum che contiene norme di austerity. Norme che portano l’economia al collasso e a una spirale recessiva», aggiunge Berlusconi parlando del fondo salva-Stati.
L’inflazione. «Cambiare un euro per 1.927 lire è una somma che è stata un suicidio», aggiunge il Cavaliere, che ricorda come «la Germania viene dalla Repubblica di Weimar, un’esperienza che prostrò l’economia tedesca e aprì le porte a Hitler e al nazismo – ha spiegato -. Per questo la Bundesbank e la Merkel hanno nelle loro radici il terrore dell’inflazione» e per questo la principale missione della banca centrale europea è quella di coprire l’inflazione.
La Germania. Ci sono due possibilità perchè gli stati europei indebitati possano tornare ad avere investimenti «decenti», secondo Silvio Berlusconi. Uno è che «si arrivi alla situazione che la Banca centrale europea sia banca prestatore di ultima istanza», l’altra è «che la Germania esca dall’euro. Non sarebbe una tragedia.».
Tobin tax. «Sono intervenuto in Europa – aggiunge Berlusconi – a fermare delle cose perché ero l’unico imprenditore tra i capi di Stato e di Governo. Ho fermato, ad esempio, la Tobin Tax, che la Merkel con il sostegno di Sarkozy voleva fosse introdotta. Dissi che o veniva introdotta in tutto l’occidente oppure c’era il rischio che le transazioni finanziarie sarebbero andate tutte in Lussemburgo e a Singapore».
Equitalia e il governo. «Il governo si sta inoltrando verso una maggiore tassazione che ha colpito le famiglie italiane, che hanno avuto la possibilità così di fare meno acquisti» dice il Cavaliere, lanciando un affondo contro la politica fiscale del governo Monti e sottolineando che, con la previsione di nuove imposte da parte dei tecnici, a farne le spese sono le famiglie e quindi i consumi degli italiani. L’ex premier è particolarmente duro nei confronti di Equitalia «addirittura certe volte fa delle estorsioni nei confronti dei cittadini. Non va bene questo sistema per cui spetta al cittadino l’onere di provare che il Fisco lo ha tassato ingiustamente».
Fini: irresponsabile. Parole che suscitano l’indignata reazione del presidente della Camera Gianfranco Fini: «Berlusconi è un irresponsabile. Chi è stato Presidente del Consiglio non può parlare di stato di polizia tributaria che terrorizza gli italiani. Il carico fiscale, certamente troppo elevato, si combatte facendo pagare le tasse a tutti secondo i loro redditi, non certo incitando all’evasione».