Anche Marina Berlusconi è stata convocata dai pm di Palermo, come persona informata sui fatti, nell’indagine per estorsione ai danni di Berlusconi da parte del senatore Marcello Dell’Utri. I magistrati avevano convocato lunedì scorso il padre Silvio Berlusconi, che è persona offesa, ma l’ex premier non si e’ pero’ presentato, opponendo il legittimo impedimento. Lunedi’ il Cavaliere ospitava un workshop con economisti a Villa Gernetto.
Secondo quanto riportato da La Repubblica, gli inquirenti avrebbero voluto sentire Berlusconi in particolare per approfondire un aspetto: i presunti rapporti tra Marcello Dell’Utri ed esponenti mafiosi. I pm sarebbero quindi interessati a chiedere all’ex premier di alcune spese fatte per conto di Dell’Utri o di “prestiti infruttiferi” concessi al senatore negli ultimi anni. Fra i nodi, quello relativo all’acquisto della villa di Dell’Utri sul lago di Como per quasi 21 milioni di euro, a fronte di un valore dell’immobile stimato in circa nove milioni.
Nell’inchiesta, secondo il quotidiano diretto da Ezio Mauro, Marcello Dell’Utri è indagato insieme, tra gli altri, all’ex ministro Nicola Mancino, al senatore Calogero Mannino e ai generali dei carabinieri Mario Mori e Antonio Subranni. Dell’Utri è già stato condannato in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa; condanna prima confermata in appello, poi annullata con rinvio dalla Cassazione. Proprio oggi, a Palermo, e’ ricominciato quel processo d’appello.
IL PROCURATORE CHIEDE ESAME DI BERLUSCONI – “In questo processo non è mai stata sentita la persona offesa dal reato: Silvio Berlusconi, che nel 2002, essendo indagato di reato connesso, si è avvalso della facoltà di non rispondere”. Con queste parole il procuratore generale Luigi Patronaggio, pubblica accusa, ha chiesto la citazione al dibattimento dell’ex premier. Secondo la ricostruzione dell’accusa Dell’Utri avrebbe fatto da intermediario tra Berlusconi, all’epoca imprenditore, e Cosa Nostra facendo da tramite presso Berlusconi alle richieste estorsive dei clan. “La giurisprudenza è cambiata – ha detto Patronaggio – perché gli indagati di reato connesso la cui posizione è stata archiviata non possono più avvalersi della facoltà di non rispondere e tutt’al più possono essere sentiti nella forma del testimone assistito”. Il magistrato – la cui richiesta, come tutte le altre richieste di prova che comportano una riapertura dell’istruttoria dibattimentale, dovrà essere valutata dalla corte – ha annunciato che intende chiedere all’ex premier se e quando venne minacciato dalla mafia, come e attraverso chi pagò prima per proteggere i suoi familiari, poi per avere l’autorizzazione ad installare le antenne di Mediaset.
MARINA BERLUSCONI DA PM FORSE 25 LUGLIO – Potrebbe essere sentita il 25 luglio Marina Berlusconi, convocata per lunedì scorso dai pm di Palermo. La figlia di Silvio Berlusconi ha dato forfait lunedì adducendo impegni all’estero. Da qui la nuova convocazione che dovrebbe fare chiarezza sul denaro arrivato a Dell’Utri da conti di Marina Berlusconi.
DELL’UTRI: INGROIA E’ UN PAZZO – “Il vero pazzo sono io che ho ancora fiducia nella giustizia, dopo tanti anni. Però se devono rinchiudere me, devono farlo anche con Ingroia perché a questo punto i pazzi sono due”, commenta il senatore del Pdl. “Questi magistrati sono malati, morbosi. Non lo vedete che ogni giorno ce ne è una?”, commenta Dell’Utri. “Dicono che tra le prove dell’estorsione – aggiunge – c’è il fatto che Berlusconi ha comprato la mia villa sul Lago di Como ad una cifra superiore al suo valore. Sono tutte fesserie: la casa, che era in vendita da due anni, è stata stimata per 30 milioni di euro mentre lui l’ha pagata venti. Quindi ci ho rimesso”.
“Questi magistrati sono malati, sono morbosi. Non lo vedete che ogni giorno ce ne è una?”. “Dicono che tra le prove dell’estorsione – aggiunge Dell’Utri – c’é il fatto che Berlusconi ha comprato la mia villa sul Lago di Como ad una cifra superiore al suo valore. Sono tutte fesserie: la casa, che era in vendita da due anni, è stata stimata per 30 milioni di euro mentre lui l’ha pagata venti. Quindi ci ho rimesso”.
Dell’Utri sostiene che il processo che ricomincia a Palermo per mafia “e’ un processo politico. Questa storia è cominciata nel ’96 – ha spiegato – e poi si sono aggiunte una storia dopo l’altra, un’indagine dopo l’altra. Fortuna che io mi lascio scivolare tutto addosso, altrimenti mi sarei ammalato e invece sto bene”. “Diciamo – ha concluso – che sono portatore sano di cancro giudiziario”.
LE REAZIONI – “Ancora una volta, come troppe altre volte, apprendiamo dell’ennesima replica di uno stanco copione. Si avvicinano le urne e torna il desidero di aprire la campagna elettorale per via giudiziaria. Ora il tema è la solita paccottiglia contro le origini di Forza Italia. E’ il caso di dire basta”, afferma in una nota Angelino Alfano.
LA REPLICA DI PALAZZO GRAZIOLI – “Tutte le dichiarazioni attribuite stamani dal quotidiano ‘La Repubblica’ al Presidente Berlusconi, in merito alla vicenda di Palermo, sono destituite di ogni fondamento”, si legge in una nota rilasciata da Palazzo Grazioli. ANSA