Il Vaticano interviene dopo un’altra domenica di sangue in Nigeria. “Dolore e orrore per quello che avviene ormai con regolarità” contro i cristiani vengono espressi da padre Federico Lombardi. “C’é partecipazione e attenzione da parte della Chiesa – aggiunge – e speranza che le autorità riescano a far fronte a una situazione che a volte sembra disperata”.
UE, TERRORISMO NON PREVARRA’ – “Il terrorismo non prevarrà mai, cooperiamo da vicino con la Nigeria”, afferma la portavoce dell’Alto rappresentante per la Politica estera e di sicurezza della Ue Catherine Ashton.
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DOMENICA DI MASSACRI – L’ennesima ondata di attacchi contro i cristiani in Nigeria trasforma nuovamente la domenica dei fedeli in un bagno di sangue. Un’autobomba e un commando armato hanno colpito, rispettivamente, le chiese di Jos e Biu, gremite di fedeli, causando almeno 4 morti e diverse decine di feriti. E in serata, puntuale, è giunta la rivendicazione del gruppo estremista Boko Haram, che da un paio d’anni sta ormai mettendo a ferro e fuoco l’intera Nigeria con l’obiettivo di trasformarla in un califfato islamico e di cacciare i cristiani dal Nord del Paese.
I due attacchi sono avvenuti entrambi di mattina con dinamiche diverse ma con il solito bersaglio: i cristiani che affollavano i due edifici religiosi per la celebrazione della messa domenicale. A Biu, centro dello Stato nordorientale di Borno, un commando di cinque uomini ha aperto il fuoco contro i fedeli. Secondo il responsabile dell’associazione cristiana locale, “una fedele è rimasta uccisa, diverse persone sono rimaste ferite, di cui due sono in uno stato critico”. La sua versione è stata confermata anche dalla polizia, secondo la quale il commando è riuscito poi a fuggire.
Poco dopo, a circa 400 chilometri a sud-ovest, un’autobomba guidata da un kamikaze è deflagrata davanti alla Christ Chosen Church di Jos, nella Nigeria centrale, distruggendo l’edificio e innescando la rappresaglia della folla di fedeli nei confronti di alcuni passanti. Secondo fonti ufficiali, le vittime sono tre – incluso l’attentatore suicida -, 41 i feriti. La dinamica tuttavia appare ancora poco chiara e secondo alcuni fonti citate dalla Reuters l’azione del kamikaze non avrebbe provocato vittime, mentre due persone sarebbero rimaste uccise nella violenta reazione di gruppi di giovani cristiani, dispersi dalle forze dell’ordine con colpi di pistola sparati in aria.