Il presidente della Lega attacca: “Stato non contento di noi ci manda magistrati”. Maroni: “Basta piangerci addosso, serve unità”. Poi in serata l’elezione di Matteo Salvini a segretario della Lega in Lombardia.
“Maroni mi è piaciuto, vuol dire che l’ho cresciuto bene. Maroni è una mia creatura”. Umberto Bossi, al termine dell’intervento di Roberto Maroni al congresso nazionale della Lega lombarda di Bergamo, punta su Bobo. Il Senatur è soddisfatto per l’intervento del triumviro e candidato alla successione alla segreteria, per ora ‘commissariata’ dallo stesso Maroni, Calderoli e Dal Lago: “Noi due siamo sempre andati d’accordo se non quando litighiamo”, aggiunge ironico.
Poi parla del suo futuro: “Noi non andiamo in pensione. E’ vietato andare in pensione a chi ha dimostrato capacità così anch’io starò qui a lavorare”.
E attacca la magistratura: “Lo Stato non è contento di noi, non ci manda i tappeti rossi ma ci manda i magistrati”. Secondo Bossi “quello che però non possono toglierci è la nostra voglia di libertà. Fatta salva quella è salvo tutto. Possiamo perdere voti ma non la nostra libertà”. “Mi sembra che bolla in pentola la voglia di rinascita”, tuona il leader storico del Carroccio.
Infine a proposito dell’elezione del nuovo segretario Bossi dice: “Ognuno voti come vuole”, l’importante è che, chiunque venga eletto, si chiuda tutto. La Padania guarda avanti e noi non ci fermiamo”.
Prima del Senatur era stato Maroni a prender la parola: “Basta piangerci addosso, basta con tutte queste menate, da questo congresso dobbiamo elaborare il dolore e mettere a frutto la nostra straordinaria forza che sono i nostri sindaci per ripartire”. “L’unità della Lega è il nostro valore fondamentale”, dice Maroni. “Chiunque vinca, chiunque sarà il segretario lo sarà della Lega perchè o la Lega è unita altrimenti è finita. Bisogna mettere da parte i rancori personali -ha sottolineato Maroni- perchè ne va della nostra esistenza. Per questo dobbiamo alimentare questo nostro grande sogno che ci ha dato Umberto Bossi”.
“C’è chi vuole distruggere la Lega -ha spiegato- perchè è una anomalia del sistema. Il nostro compito è quello di smentire tutti questi gufi che dicono che la Lega è morta e oggi si può ricominciare. Sono fiducioso e ottimista che oggi si chiuda una pagina brutta e se ne apra una ancora più bella di quella che è stata la Lega nel passato con grandi successi e grandi soddisfazioni per tutti noi”.
“Dobbiamo riprendere quella azione forte che la Lega ha sempre avuto -ha spiegato ancora- perchè il nostro obiettivo, la nostra ambizione, il nostro sogno è quello di diventare il primo partito del Nord prima delle elezioni politiche”.