Roma, 23 giu – Asca – Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, sarebbe indagato dalla Procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sui 70 milioni pagati negli anni a Pierangelo Dacco’ dalla Fondazione Maugeri per il suo ruolo di ”facilitatore” nei rapporti tra questo il polo privato della sanita’ italiana (con base a Pavia) e la Regione. Secondo quanto riferisce il Corriere della Sera, due sono le ipotesi di reato: illecito finanziamento elettorale di oltre mezzo milione di euro nel 2010 da una azienda sanitaria privata in vista della campagna per le Regionali lombarde, e corruzione per i molti benefit di ingente valore patrimoniale (vacanze, soggiorni, utilizzo di yacht, cene di pubbliche relazioni a margine del Meeting di Rimini, termini della vendita di una villa in Sardegna a un coinquilino di Formigoni nella comunita’ laicale dei Memores Domini ) messi a disposizione del governatore lombardo dal mediatore Dacco’. Nell’inchiesta – ricorda ancora il Corriere – derivata da quella sul dissesto finanziario del San Raffaele di don Verze’ dopo il suicidio nel luglio 2011 del vicepresidente Mario Cal, sono state arrestate finora sette persone, tra le quali due amici personali di Formigoni: Dacco’, che e’ in cella dal 15 novembre scorso, e dal 13 aprile un ex assessore regionale democristiano, diventato poi imprenditore immobiliare e consulente nella sanita’, il ciellino Antonio Simone