La Cassazione ha confermato il proscioglimento di Silvio Berlusconi per la vicenda Mediatrade sui diritti cinematografici e tv. «Una dopo l’altra – ha commentato il presidente dei deputati Pdl, Fabrizio Cicchitto – le operazioni giudiziarie messe in piedi in modo del tutto strumentale e artificiale hanno una misera sorte da parte della magistratura giudicante; però intorno a queste operazioni forzate si sono costruite campagne mediatiche di straordinaria intensità e violenza che hanno monopolizzato larga parte dello scontro politico in questi vent’anni contribuendo a deteriorare la qualità della politica».
Paniz: Restituita a Berlusconi l’onorabilità – «Come è accaduto qualche giorno fa con il deposito della motivazione della sentenza del tribunale di Milano che ha chiuso la vicenda Mills, facendo presente che Silvio Berlusconi sarebbe stato assolto anzichè condannato, come tante male lingue avevano preannunciato per mesi e mesi, ancora una volta la Cassazione, chiudendo con il proscioglimento la vicenda Mediatrade, finisce per respingere al mittente le Cassandre di turno, restituendo al presidente Berlusconi quell’onorabilità che tante volte gli è stata incautamente ed ingiustificatamente tolta». E’ quanto dichiara Maurizio Paniz, capogruppo Pdl in Giunta per le Autorizzazioni, membro della commissione Giustizia alla Camera e della Consulta Giustizia del Pdl.
Vitali: Sentenza conferma la persecuzione – «La sentenza di questa sera della Corte Suprema di Cassazione che ha rigettato l’ennesimo ricorso dei pm di Milano contro una sentenza di assoluzione del presidente Berlusconi, la dice lunga sull’azione persecutoria che da anni l’ex presidente del Consiglio subisce da parte di alcuni settori della Magistratura». E’ quanto afferma il deputato del Pdl, Luigi Vitali, componente della Commissione Giustizia della Camera e della Consulta Giustizia del Pdl.
«Questo dovrebbe far riflettere tanti buonpensanti del Pd – aggiunge – che pur di compiacere una certa magistratura, vorrebbero approvare senza colpo ferire le norme di contrasto alla corruzione, senza delimitare espressamente le ipotesi di reato aprendo di fatto la strada ad interpretazioni giurisprudenziali che potrebbero sostituirsi al potere legislativo. Vorrei ricordare che quello che è successo al presidente Berlusconi potrebbe verificarsi ad altri politici, ma anche a cittadini comuni».