“Penso che sarebbe grave la mancanza di un accordo cui le parti sociali diano solidalmente il loro contributo”, ha detto il capo dello Stato parlando con i giornalisti al termine di una cerimonia alla Camera in ricordo di Marco Biagi. Napolitano ha sottolineato come il ricordo del lavoro di Marco Biagia sia oggi “particolarmente importante” perché si é alla vigilia “di un incontro atteso”, cioé quello di domani tra il Governo e le parti sociali. E il presidente oggi si è rivolto proprio a loro, ai sindacati, affinché mostrino senso di responsabilità: “mi aspetto che anche le parti sociali mostrino di intendere che è il momento di far prevalere l’interesse generale su qualsiasi interesse e calcolo particolare. Lo richiede – ha ricordato Napolitano – le difficoltà del Paese e i problemi dinanzi al mondo del lavoro e delle nuove generazioni”.
MONTI E FORNERO A COLLOQUIO DA NAPOLITANO – Il presidente del Consiglio Mario Monti e il ministro del Welfare Elsa Fornero sono a colloquio al Quirinale con il Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Al centro dell’incontro la riforma del mercato del lavoro.
BAGNASCO, DISMETTERE VECCHI MODI DI PENSARE – E’ tempo di “dismettere i vecchi modi di pensare e i vecchi costumi”. Perché sono quelli che “affossano Genova, e con lei i suoi figli”: così il cardinale Angelo Bagnasco si è rivolto questa sera alla città di Genova, e più in generale al mondo del lavoro, nella messa celebrata in occasione della festività di san Giuseppe.
POSSIBILE INCONTRO FORNERO-SINDACATI STASERA – Si potrebbe tenere intorno alle 20, nella sede del ministero del Lavoro, l’incontro tra il ministro Elsa Fornero ed i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella. Al momento l’incontro non è confermato ufficialmente ma ritenuto plausibile.
PRESSING FORNERO: ‘SINDACATI TROVINO POSIZIONE COMUNE’ – “Sì”. Così il ministro del Lavoro Elsa Fornero risponde ai cronisti che le chiedono se spera in una posizione comune dei sindacati sulla riforma del mercato del lavoro. intercettata all’ingresso del Ministero, ha assicurato che, anche se al momento non ci sarebbe ancora una posizione comune dei sindacati, è necessario andare avanti “a lavorare”
VERTICE CGIL, CISL E UIL, ANCORA NON C’E’ SOLUZIONE CONDIVISA – Al momento non c’é ancora una soluzione condivisa da parte dei sindacati sull’articolo 18, ma si continua a lavorare – i contatti sono continui – e a discutere perché possa trovarsi. Dopo il vertice tra i leader di Cgil, Cisl e Uil, nella sede di Corso d’Italia, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti si sono allontanati insieme e si sono poi fermati a prendere un the e a discutere in un bar di via Veneto. Intercettati al termine della conversazione, entrambi hanno ribadito: “Stiamo lavorando”. Alla domanda se i tre leader si rivedranno tra loro, in giornata, Bonanni ha risposto: “Se serve…”. Angeletti ha invece sostenuto che “oggi non ci rivediamo, io vado in ufficio perché ho molte cose da fare. Al limite ci sentiamo per telefono”.
CAMUSSO, NESSUN DOCUMENTO CONDIVISO CON CISL E UIL – “Non c’é nessun documento condiviso con Cisl e Uil sull’art.18”: lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, aggiungendo però che con i colleghi segretari di Cisl e Uil “stiamo lavorando e continueremo a sentirci”. “Domani è la giornata più utile perché arrivi dalle fabbriche un messaggio chiaro: che noi vogliamo l’accordo, ma un accordo che estenda i diritti e limiti la precarietà”, ha aggiunto Landini. “Ad oggi non vediamo le condizioni per un accordo positivo, perché il governo ha dichiarato che intende modificare l’articolo 18”, ha spiegato il leader sindacale.
BONANNI,SERVE PROPOSTA SU ART.18 O GOVERNO INTERVIENE – Una proposta dei sindacati sull’Articolo 18 “ci deve essere, perché il governo vuole intervenire”: così il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ospite stamattina di Omnibus su La7. Il leader della Cisl sottolinea la necessità di un accordo sulla riforma del mercato del lavoro. “E’ sbagliato non fare l’accordo”, sostiene, perché si fornirebbe “l’alibi al governo di buttare in aria all’Europa lo straccio dell’Articolo 18 e per dire ‘abbiamo fatto’. Spero che con il protagonismo si esprima anche la capacità mediatoria di trovare una soluzione”. Per questo Bonanni chiama tutti ad un “atteggiamento responsabile. I sindacati e le imprese devono darsi una regolata”. Prevedere che sui licenziamenti disciplinari sia il giudice a decidere tra reintegro o risarcimento economico, ma alzando “l’asticella dell’indennizzo” e specificando “le causali nel contratto”: questa la proposta indicata a proposito dell’Articolo 18 dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, ospite di Omnibus su La7. “Mi pare – aggiunge – una cosa ragionevole”.
ANGELETTI, SINDACATI NON HANNO PROPOSTA COMUNE – “Una proposta comune non ce l’abbiamo”. Così, intervenendo alla ‘Telefonata di Belpietro’, il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, commenta le indiscrezioni di stampa su una piattaforma comune di Cgil, Cisl e Uil da presentare al Governo nell’incontro di domani. “Possiamo fare un passo in avanti – spiega in merito alle trattative – ma non si può pretendere che se ne facciano due. Non è una questione di principio ma di razionalità”. In merito alle parole di ieri del ministro del Lavoro Elsa Fornero, che si è detta pronta a chiudere l’intesa anche senza i sindacati, Angeletti ha spiegato di non considerarle “una provocazione: i governi devono governare”. E nel caso “non si vince contro un governo tecnico facendo scioperi generali: cercheremo di convincere deputati e senatori a modificare le parti che non ci vanno bene”. Sulla riforma degli ammortizzatori siamo “a un passo dall’accordo” e, insiste Angeletti, “l’articolo 18 rimane l’ultimo vero nodo”.
ART.18: DOMANI ALMENO 2 ORE SCIOPERO – “Propongo che il Comitato centrale proclami per domani almeno due ore di sciopero per dire che non siamo disposti ad accettare modifiche all’articolo 18”. Così il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, al comitato centrale dei metalmeccanici della Cgil
FORNERO A SINDACATI, NON SARA’ RIFORMA PUNITIVA – Il ministro del Welfare Elsa Fornero esclude che la riforma del lavoro possa contenere “cambiamenti in senso punitivo” di “regole e garanzie che fanno parte della storia” delle organizzazioni sindacali. Lo ha detto nel corso di un intervento in video conferenza ad un convegno del Sole 24 Ore rivolgendo una sorta di appello alle organizzazioni dei lavoratori. “Posso capire – ha aggiunto – che ci siano da parte di sindacati attaccamenti simbolici a regole e garanzie che fanno parte della loro storia, ma il mondo cambia e nessuno le vuole cambiare in senso punitivo”. Fornero ha però precisato di chiedere ai sindacati “di fare un passo in avanti nell’interesse dei giovani e del paese” un passo che, secondo il ministro “é difficile che possa essere rifiutato” .”Un’intesa sul lavoro con le parti sociali ha un valore aggiunto rispetto ad una riforma senza il loro consenso”. Lo ha detto il ministro del Welfare, Elsa Fornero, intervenendo in video conferenza ad un convegno sulle pensioni organizzato dal Sole 24 Ore. “Posso capire – ha aggiunto – che ci siano da parte di sindacati attaccamenti simbolici a regole e garanzie che fanno parte della loro storia, ma il mondo cambia e nessuno le vuole cambiare in senso punitivo”. Fornero ha però precisato di chiedere ai sindacati “di fare un passo in avanti nell’interesse dei giovani e del paese” un passo che, secondo il ministro “é difficile che possa essere rifiutato”.