I delitti di Enrico Mattei, Marco De Mauro e Pier Paolo Pasolini potrebbero essere legati. E Marcello Dell’Utri potrebbe aiutare a scoprire la verità. Cosa c’entra il senatore del Pdl? Lo scopriremo alla fine dell’articolo. Cominciamo con i tre omicidi. Enrico Mattei, fondatore dell’Eni, morì il 27 ottobre 1962 in provincia di Pavia. Il suo aereo precipitò, ma non fu un incidente. Qualcuno aveva messo degli esplosivi a bordo per ucciderlo. Chi è stato, non si è mai capito.
Cercarono di scoprirlo negli anni successivi il giornalista Mauro De Mauro e lo scrittore Pier Paolo Pasolini. Entrambi furono uccisi. Una coincidenza? Probabilmente no, sono stati zittiti, non dovevano scoprire la verità. De Mauro morì nel settembre del 1970. Secondo alcuni pentiti di mafia fu rapito e ucciso. Il suo corpo fu sciolto nell’acido. Perché? Possedeva materiale scottante sulla morte di Mattei.
Pasolini fu ucciso tra l’1 e il 2 novembre del 1975 all’Idroscalo di Ostia, a Roma. Fu picchiato e investito dalla sua stessa macchina. Per l’omicidio fu condannato il 17enne Pino Pelosi che, nel 2008, confessò che insieme a lui c’erano due misteriose persone. Pasolini sarebbe stato ucciso perché aveva raccolto informazioni sulla morte di Mattei per pubblicarle il romanzo d’inchiesta Petrolio.
Ed ecco che entra in scena Dell’Utri. Il senatore bibliofilo è in possesso dell’ultimo capitolo di Petrolio, circa ottanta pagine che potrebbero rivelare la verità. Per questo i pm di Palermo hanno deciso di ascoltarlo come persona informata dei fatti.