Il governo festeggia i primi 100 giorni in modo fedele alla sua caratura tecnica: molti progetti e cifre, affidati ad un documento on line sui traguardi raggiunti. Siccome per essere credibili bisogna dare il buon esempio, sul piatto dei sacrifici per tutti Palazzo Chigi mette i suoi risparmi realizzati: 43 milioni tra tagli al personale e agli uffici e una riduzione del 92 per cento dei voli di Stato. “L’obiettivo è di trasformare l’Italia da paese in emergenza a modello per uscire dalla crisi dell’eurozona”, è la strategia del premier Mario Monti, che oltre all’Italia mira a salvare anche l’euro.
Il dossier, di 34 pagine, pubblicato sulla pagine del governo, è un bilancio partendo dalle tre direttrici che guidano l’esecutivo: rigore, equità e crescita partendo dal principio che “tutti devono concorrere allo sforzo per il rilancio dell’Italia”, che “dalla zona d’ombra” in cui era confinata fino a pochi mesi fa deve ora “rinascere”.
Obiettivi ambiziosi per raggiungere i quali il governo dà meticolosamente conto dei provvedimenti approvati con 8 decreti, 2 disegni di legge, 8 ddl di ratifica e 7 decreti legislativi varati. Oltre alle misure del rigore con il decreto Salva-Italia e a quelle per il rilancio con il Cresci-Italia, l’ Esecutivo elenca anche quelle riguardanti le infrastrutture. Nei primi 100 giorni di governo sono “ripartite le opere infrastrutturali” con “risorse per 20 miliardi”. E grazie alla deroga al patto di stabilità agli enti locali “sono stati redistribuiti complessivamente 3,7 miliardi di euro”.
Ma è soprattutto sui risparmi che il Professore punta per far ripartire il Paese: la lotta all’evasione “è una delle nostre priorità”, come dimostrano i controlli mirati dell’Agenzia delle entrate, e la spending review con tagli stimati sui 330 miliardi potrebbero “contribuire ad evitare (in tutto o in parte) l’aumento delle aliquote Iva”. Un’operazione che serve all’Italia e anche all’Europa, dove il nostro Paese deve contare di più “per contribuire sempre di più a determinare gli orientamenti politici ed economici dell’Ue”.
In tempi di magra, anche Palazzo Chigi si è messo a dieta: in 100 giorni sono stati spesi 4 milioni in meno per i dipendenti; 12,2 mln per gli uffici del premier, dei sottosegretari e dei ministri senza portafoglio; 270mila euro su base annua per le ‘auto blù. E tra i tagli spicca quello netto ai voli di stato, con una contrazione significativa dei voli pari al 92%, con un risparmio complessivo di 23,5 milioni.
Ma la strada del risanamento è ancora lunga: “il bilancio è positivo ma ora non dobbiamo abbassare la guardia dovendo raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013”, invita alla cautela il ministro Piero Giarda.