La sera del 11-11-2011 alle 02:02:06 un haker registrato con il nome “testrejestracji” è entrato nel pannello di gestione de Il Parlamentare.it e ha cancellato un articolo. Un articolo importante che non si cita per evitare inutili strumentalizzazioni.
Dall’altra parte, da quella che ha subito il danno, l’Hacker ha trovato, paradossalmente, gente amica e seria che ha deciso di comunicare con lui (o “loro” ndr).
Per questo è stata data voce all’esperto di connettività Fabio Gallo che nel 1995 fondò il Gruppo cattolico ComunicareITALIA di cui fa parte Il Parlamentare.it. Fabio Gallo che ha deciso di non denunciare l’illecita intromissione e ci spiega perché:
“questo attacco di cui disponiamo certificazione ci procura dispiacere, non danno.
Ciò perché colpisce un articolo che come scopo ha avuto quello di rappresentare le giuste istanze di molti cittadini italiani che liberamente chiedono di essere rappresentati in una società divenuta sorda, perché molti gridano, a torto, per coprire la voce del Diritto al presente, al futuro, ad una vita dignitosa.
Sono veramente pochi i politici italiani e poche le Istituzioni che hanno consapevolezza piena delle potenzialità della rete quale strumento di sviluppo delle nuove economie e dunque di un ambiente lavorativo sano, libero e democratico. Ciò che risulta molto strano è che questi attacchi arrivino da un ambiente che dovrebbe essere alleato, se non del tutto difensore delle istanze che noi sosteniamo. A maggior ragione per il fatto che proprio due giorni dopo l’attacco subito è proprio il padre del web Tim Berners – Lee ad auspicare il diritto all’accesso al web e a non essere spiati.
Allora, cosa vogliamo fare? Parliamone. O qualcuno lavora seriamente oppure diventeremo tutti una società di bravissimi spioni che sapranno tutto delle debolezza umana ma assolutamente nulla sulla sua forza e di quanto la rete possa contribuire ad essa.
Sappiamo tutti che tutto ciò che è collegato ad un cavo internet è amministrabile, gestibile, spiabile. Ma è questo che vogliamo fare? Lasciamolo fare a chi lo deve fare. Noi, invece, possiamo rendere migliore il nostro paese e creare un nuovo modello di “amministrazione dell’Intelligenza Connettiva e della Gestione della Conoscenza“. Siamo riusciti a dare il nostro contributo di Rete alla primavera araba e ciò significa che l’attesa stagione potrà sbocciare ovunque la Rete venga amministrata per il bene di tutti.
Sapete che il Gruppo ComunicareITALIA non riceve finanziamenti dalla politica e da alcuna istituzione dello Stato. Noi non vi denunceremo mai, non possiamo denunciare l’ Hacker perchè lo riteniamo simbolo di libertà da difendere. Alla persona che ha attaccato il nostro sistema di comunicazione – continua Fabio Gallo – dico semplicemente che se lo ha fatto per fare un piacere a qualcuno al quale non ha potuto dire di no oppure per necessità, qualunque essa sia, così, non ha risolto o contribuito a risolvere il suo problema che è quello di poter manifestare attraverso le sue straordinarie capacità, il suo vero ideale. La libertà. Con noi lo potrà fare. Lo attendiamo fraternamente per costruire insieme nuove idee, lavoro, economia e per contribuire alla declinazione delle basi di una nuova democrazia che possa attingere dalla Rete il colore della sua nuova aurora. Tutti sanno – conclude Fabio Gallo – che ComunicareITALIA è un gruppo di natura cattolica che guarda verso orizzonti largamente condivisi, al rispetto della Verità e del Diritto dell’Uomo alla salute, al lavoro, all’istruzione, alla verità del mondo in cui vive e per il quale molte volte sacrifica la propria esistenza. E’ per questo che noi sosteniamo i promotori di Wikicrazia e chi difende le prospettive di tanti, così come ci sentiamo promotori del Brand Italia e del Made in Italy”