ROMA – Il peso della tassazione in Italia è elevato soprattutto sul lavoro”. Lo ha detto Daniele Franco capo della ricerca economica di Bankitalia in audizione al Senato. Nel 2010 la pressione, ha detto, è stata superiore in Italia di quasi 3 punti rispetto alla media degli altri paesi dell’area euro e di 5,5 punti a quella del Regno Unito.
BANKITALIA, PENSARE A REINTRODUZIONE ICI – “Sarebbe necessaria una riflessione sull’opportunità di reintrodurre l’abitazione principale fra gli immobili soggetti a imposta, in particolare l’Ici”. Lo ha detto Daniele Franco capo della ricerca economia di Bankitalia in audizione al Senato.
“L’esenzione dell’Ici dalle abitazione principali – ha aggiunto Franco – costituisce nel confronto internazionale un’anomalia del nostro ordinamento tributario ed espone al rischio di trasferire una parte rilevante dell’onere dell’imposta su esercizi commerciali e studi professionali o sui proprietari di seconde case”.
BANKITALIA, FORTE CRESCITA TASSE LOCALI TRA 2000-2010 – “Oltre un quinto delle entrate tributarie è di competenza delle amministrazioni locali. La loro quota di entrate è stata pari a oltre il 22 per cento tra il 2000 e il 2010”. Lo ha detto il capo della ricerca economica di Bankitalia Daniele Franco. Quota “in forte crescita rispetto alla media registrata negli anni novanta (oltre il 12%)”. In prospettiva, ha aggiunto, il paniere e il peso delle entrate decentrate sono destinati a “ulteriore incremento” con l’attuazione del federalismo fiscale.
BORSA MILANO: CHIUSURA IN FORTE CALO, FTSE MIB -3,71% – Seduta ampiamente negativa per Piazza Affari: l’indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 3,71% a 15.894 punti.
CROLLO BANCHE, UNICREDIT -12%, INTESA -8% – Dopo molte sedute in recupero, giornata nera per le banche in Piazza Affari, che hanno portato la Borsa di Milano a essere chiaramente le peggiore in Europa: al termine di diversi passaggi in asta di volatilità, Unicredit ha chiuso in calo del 12,10% a 0,92 euro, Banco popolare dell’8,96%, Intesa SanPaolo dell’8,15% a quota 1,28.
SPREAD BTP-BUND DI NUOVO SOPRA 370 PUNTI – Lo spread tra il Btp decennale e l’analogo Bund tedesco si riporta sopra la soglia dei 370 punti base a 371. Il rendimento del titolo italiano sale al 5,82%.
BCE: ALLARME CRESCITA, PAESI SIANO PRONTI A MANOVRE BIS – ‘In questi tempi difficili e’ essenziale assicurare moderazione in termini sia di margini di profitto che di salari”. Lo rileva la Banca centrale europea nel bollettino mensile, notando anche che ”due agenzie di rating hanno declassato l’Italia”.
Nell’ultimo mese lo spread sui Btp italiani si e’ riavvicinato ”ai livelli osservati in agosto, prima che la Bce decidesse di riattivare il Programma per il mercato dei titoli finanziari”. Lo osserva la Bce nel bollettino mensile, notando anche che ”due agenzie di rating hanno declassato l’Italia”.
I Paesi dell’area euro che hanno ricevuto il salvataggio Ue-Fmi e quelli ”particolarmente vulnerabili” alle condizioni dei mercati devono essere ”pronti ad adottare eventuali misure aggiuntive”. Lo scrive la Banca centrale europea nel bollettino mensile.
Il coinvolgimento del settore privato nella risoluzione della crisi di alcuni Paesi, ossia la condivisione degli oneri fra settore pubblico e investitori, ”potrebbe mettere a repentaglio la stabilita’ finanziaria dell’intera area valutaria”. Lo scrive la Banca centrale europea mentre, a livello intergovernativo, si fa strada l’ipotesi di imporre alle banche perdite piu’ pesanti di quanto pensato finora nella ristrutturazione greca.
DRAGHI, AGIRE CON RAPIDITA’ – ”Occorre agire con rapidita’. E’ stato perso gia’ troppo tempo”. Lo dice il governatore di Bankitalia Mario Draghi secondo cui ”e’ necessario che i decreti attuativi (della manovra di risanamento ndr) siano promulgati senza indugio, soprattutto quelli con riferimento alla riduzione permanente della spesa corrente”.
”E’ importante che ci convinciamo che la salvezza e il rilancio dell’economia italiana possono venire solo dagli italiani”. ‘Senza aggredire alla radice il problema della crescita lo stesso risanamento della finanza pubblica e’ a repentaglio”. E’ quanto afferma il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi secondo cui ”non bastano” gli interventi realizzati nella scorsa estate che avviano ‘la finanza pubblica su una maggiore sostenibilita”’. Solo i Paesi che si assumono le proprie responsabilita’, e quelle dell’Italia sono oggi particolarmente rilevanti, e che mantengono con rigore gli impegni presi, sono partner credibili” dell’Ue. Lo afferma il governatore di Bankitalia Mario Draghi secondo cui arrivera’ ”una fase di ulteriore condivisione di doveri’. Ansa