I crolli di Piazza Affari si ‘mangiano’ buona parte dei 10 miliardi di aumenti di capitale realizzati nel primo semestre dell’anno dalle banche italiane. L’attuale capitalizzazione dei nostri istituti si avvicina – e nel caso di Intesa Sanpaolo è addirittura inferiore – a quella che gli stessi istituti avevano a ridosso della chiusura delle ricapitalizzazioni.
E’ come se il mercato, nel prezzare le nostre banche, non considerasse più l’importante rafforzamento patrimoniale realizzato quest’anno. Appena prima della chiusura dell’aumento Intesa Sanpaolo capitalizzava in borsa circa 23,4 miliardi di euro.
Oggi, dopo aver raccolto 5 miliardi di euro, vale meno di 19 miliardi. Il valore di Mps era di 3,4 miliardi e oggi ne vale 4,8 miliardi, dopo aver rastrellato 2,1 miliardi. Ubi Banca, dopo un aumento da un miliardo, vale come prima dell’aumento: 2,2 miliardi. Il Banco Popolare prima di raccogliere 2 miliardi di euro capitalizzava 1,5 miliardi e ora ne vale 1,9.
Questa la nuova lettura dell’ansa in relazione alla situazione italiana rispetto alla grave crisi fondamentalmente provocata dalla presa di posizione delle “tre Sorelle” che dagli USA hanno inginocchiato il loro stesso Governo. In Italia il nuovo tonfo di Piazza Affari costa al listino milanese 22,2 miliardi di euro di capitalizzazione bruciata. Il valore dell’intero listino si fa sempre più risicato, scendendo a 343 miliardi di euro.
CONSOB INTENSIFICA MONITORAGGIO,SCOPERTO MODESTO – In questa bufera sui mercati la Consob intensifica il suo monitoraggio sugli scambi e, da quanto si apprende, ha già verificato che le vendite allo scoperto sono modeste. La Commissione guidata da Giuseppe Vegas ha contatti in corso con l’autorità europea, l’Esma.
LETTA: TUTTO PRECIPITA, VALUTIAMO OGNI IPOTESI – Il governo sta valutando tutte le possibilità e tutte le ipotesi. Lo ha detto, secondo quanto si apprende, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta nel corso dell’incontro tra governo e parti sociali sulla crisi. Letta avrebbe aggiunto: sappiamo che servono scelte rapide e coerenti. In questi cinque giorni tutto è cambiato, tutto è precipitato, avrebbe detto sempre il sottosegretario sottolineando come la realtà sia in così rapida evoluzione. Il sottosegretario Gianni Letta, sempre secondo quanto si apprende da fonti presenti all’incontro tra governo e parti sociali sulla crisi, avrebbe aggiunto che giungono notizie del crollo della Borsa e dell’aumento degli spread. Per questo servono scelte rapide e la situazione da affrontare sarebbe già diversa da quella del precedente incontro con le parti che si era tenuto appena la scorsa settimana.
CAMUSSO: INCONTRO NON AD ALTEZZA EMERGENZA – “L’incontro non è all’altezza dei problemi che abbiamo e della trasparenza che sarebbe necessaria”. Così il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commenta l’incontro con il governo. (ANSA) – ROMA, 10 AGO – “Se la manovra colpirà i soliti noti ci mobiliteremo per cambiarla”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al tavolo con il governo. “L’incontro non è all’altezza dei problemi che abbiamo e della trasparenza che sarebbe necessaria. Ci aspettavamo che il governo ci dicesse cosa intende fare” ha detto Camusso ricordando come “la volta scorsa ci avete consegnato il libretto delle cose fatte, questa volta ci aspettavamo la lettera della Bce per sapere in che campo giochiamo’.