La responsabilità dell’omicidio, da tempo preannunciato dal Ministro per le Minoranze religiose del Pakistan Shahbatz Batti, che si era contraddistinto con coraggio nel portare avanti un dialogo costruttivo tra Cristiani e Musulmani , nella prospettiva di una pacifica convivenza, battendosi anche per una modificazione della barbara legge sulla blasfemia, adottata peraltro solo contro i Cristiani, non può non ricadere pesantemente anche su di una Europa, giustamente definita dal nostro Ministro degli Esteri: “Codarda “.
E’ emersa, difatti, in maniera ormai plateale, una volontà ottusa , vacua ed inane e del tutto astorica da parte di una Unione Europea, chiusa nella propria ignavia, decisa solo nell’astenersi dal prendere posizione di condanna di un fondamentalismo criminale religioso, che perseguita i Cristiani, per un ormai malcelato risentimento, che continua ad avvilupparla in una falsa laicità ancora intesa in senso ottocentesco, deleteria per la libertà di pensiero ed i diritti umani che dovrebbero essere imposti categoricamente, ignorando colpevolmente gli effetti devastanti che tale politica illiberale comporta.
Dinanzi a tale evidente, vile voluta astensione dell’Europa, chiusa nel proprio deleterio dogmatismo, emerge in raffronto la splendida figura del martire Shahbatz Batti che, pur essendo certo di essere ucciso, ha continuato da solo, senza sostegno alcuno ad impegnarsi con grande eroico vigore morale nella tutela della libertà religiosa per evitare ulteriori massacri, offrendo al mondo l’esempio luminoso di una vita dal senso compiuto, da vero uomo, dignitoso, coraggioso e da emulare, rispetto invece a tanti “ominicchi” europei che, miseramente impoveriti, si beano in fondo di quanto accade contro i Cristiani, immiseriti dalla loro codardia.
Giovanni Borrelli